Dal Passo Nota al Passo Tremalzo, 6 Maggio 2011.




Dati escursione

Giro ad anello: No
Differenza altimetrica: 673mt (da 1192mt a 1865mt)
Ascesa Totale (solo andata): 778mt
Discesa totale (solo andata): 286mt
Lunghezza totale: 19km
Difficolta': E

 

Traccia gps:
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=pscthbyuwxrbmavr

Raminghi partecipanti: Ramingazzo, Ramingotto, Ramingone, ramingo Giovanni con gli amici Maurizio e Davide.

Il trekking di oggi prevede l'attraversamento di ben cinque valichi.
Partendo dal Passo Nota, toccheremo il Passo di Bestana, il Passo Pra della Rosa, il Passo del Gaton per raggiungere infine il Passo Tremalzo.
Dopo il ritrovo a casa del Ramingone fissato per le ore 6 e 15, passiamo a prendere gli amici Maurizio e Davide nonche' il Ramingotto
che ci attende ad un parcheggio di Nuvolento.
Celebrato il rito della colazione al bar, partiamo alla volta di Tremosine comune del Lago di Garda che raggruppa una dozzina di piccoli borghi sparsi
tra la riva e l'entroterra.
Giunti a Tignale, prendiamo la lunga strada che con diversi saliscendi si inoltra nelle montagne del Parco Regionale dell'Alto Garda.
La percorriamo fino a raggiungere la localita' Vesio di Tremosine dove prendiamo la stretta stradina che sale al Passo Nota.
Dopo una lunga serie di tornanti, 16 in tutto numerati con cartelli, raggiungiamo il passo per la felicita' di Ramingazzo che adora guidare su questo
tipo di strade.
Il valico si trova su un bell'alpeggio a circa 1200mt di quota.
Calzati gli scarponi siamo pronti alla camminata che si svolgera' tutta su una bellissima mulattiera, costruita dagli alpini nella Prima Guerra Mondiale.
Correva qui infatti il fronte italiano.
L'intero tragitto sara' segnalato coi colori bianchi e gialli del sentiero Antonioli, mentre per cio' che riguarda i sentieri CAI, percorreremo il 457 fino
al Passo Pra della Rosa che diventera' poi il 224 fino al Tremalzo.
Dal Passo Bestana, una freccia blu ci indica la strada per Tremalzo che imbocchiamo in leggera salita, sono le 9 del mattino e la giornata e' abbastanza
bella anche se ci sono un po' di nuvole.


 

Dopo una serie di tornanti siamo al Passo Pra della Rosa (1445mt) del quale pero' non scorgiamo le indicazioni.
La strada e' molto bella e panoramica con bei scorci sulla sottostante Valle di Bondo, mentre la foschia infastidisce la vista del Lago di Garda
e del Monte Baldo.
Percorriamo un tratto quasi pianeggiante per poi riprendere i tornanti che portano al Passo del Gaton.
La strada e l'ambiente sono molto suggestivi perche' siamo circondati da numerosi pinnacoli e maestose torri rocciose mentre di tanto in tanto
percorriamo piccole gallerie scavate nella viva roccia.
Anche la presenza di alcune caverne, ripari di guerra non capiamo fino a che punto naturali o ricavate dall'uomo, ci fanno riflettere
sulla dura vita degli alpini durante il primo conflitto mondiale.


 

Giunti al Passo Gaton (1637mt), sbucando da una galleria, irta davanti a noi ci appare una lunga serie di tornanti che dovremo ancora fare
per raggiungere la Bocca di Val Marza.
Ramingotto viene colto da sconforto e per circa mezzo secondo smette di parlare.


 

Da veri Raminghi subito ci consoliamo pensando al pranzo che ci attendera' al Passo Tremalzo e con rinnovato vigore affrontiamo l'erta finale.
Intanto lungo la via incontriamo anche alcuni appassionati bikers quasi tutti tedeschi che percorrono con le loro bici da montagna super
tecnologiche, la panoramica stradina.
Nel frattempo raggiungiamo la Bocca di Val Marza (1890mt) uscendo dalla piu' lunga delle gallerie.
Da qui si gode di una bella vista sul monte Tremalzo con le sue antenne sommitali e su buona parte dell'alpeggio che porta al passo col rifugio
che fa capolino dal fianco della montagna.



Quassu' Ramingotto, prevedendo una lunga discesa verso il rifugio, ma soprattutto temendo la conseguente salita da fare al ritorno,
tenta di proporre di terminare qui la camminata pranzando sul posto coi panini che ci siamo portati da casa.
Ramingone ovviamente non e' d'accordo, pregustandosi una buona pasta asciutta comodi al rifugio e, visto che l'orario lo permette
(sono solo le 11 e 30), insiste per raggiungere il passo.
Per la verita' ci sara' poco da insistere visto che Maurizio e' gia' quasi a meta' strada verso il rifugio e gli altri lo seguono a ruota.
Anche Ramingotto, convinto, seguira' i compagni consapevole di averci provato senza possibilita' di successo.
Lungo la discesa incontriamo una folta schiera di ciclisti che faticosamente risalgono verso la Bocca di Val Marza i quali, in alcuni casi,
faticano a salutarci visto lo sforzo profuso.



In circa mezz'ora siamo al Passo Tremalzo (1668mt) dove scattiamo alcune foto ricordo al bel paesaggio che si apre sulle Valli Giudicarie.



Decidiamo all'unanimita' di pranzare al rifugio...
Chi scegliera' le tagliatelle al ragu' di capriolo, chi solo un secondo piatto a base di polenta e brasato oppure formaggio fuso e chi prendera'
entrambe le cose.
Tutti comunque usciremo felici e contenti, pronti ad affrontare l'ultima salita che ricondurra' alla Bocca di Val Marza dove Davide ha promesso di prepararci
il caffe' con la caffettiera ed il fornelletto che si e' portato da casa.


Giunti in cima, mentre aspettiamo il caffe' di Davide ed il ritorno dal bagno di Ramingazzo, veniamo sconvolti dal coraggio di ramingo Giovanni che,
appena finito di pranzare, sfodera una confezione di melanzane grigliate ed incredibilmente si prepara un panino!!!
Ramingone compiaciuto gli scattera' una foto.



Intanto Ramingotto appropriatosi della macchina fotografica, comincera' il suo show culminante in una strepitosa serie di foto
ad una avvenente ciclista tedesca.


 

Bevuto con soddisfazione l'ottimo caffe' di Davide, riprendiamo il cammino di rientro verso il Passo Nota.
Nel frattempo la giornata e' molto migliorata rispetto al mattino ed il paesaggio ora si allunga con meno foschia, fino alla vista di Tremosine
ed il Lago di Garda incoronato dalle belle vette del Monte Baldo ancora innevato.


Raggiunto il Passo Nota, visitiamo il piccolo cimitero alpino dove Ramingazzo ci regala un indimenticabile momento di raccoglimento tributando
alcuni brani col suo baghet  ai caduti in guerra
Le note di Amazing Grace e di Soldato Scozzese echeggiano nell'aria e ci riempiono di emozione.


 

Giunge cosi' l'ora del ritorno a casa e salutato il piccolo cimitero, raggiungiamo le auto per il rientro.



 

 

 





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