Antica Via Valeriana.
Sui passi degli antichi romani.
21 Novembre 2011

Dati escursione

Giro ad anello: NO
Differenza altimetrica: 756mt circa
Ascesa totale: 1154mt  compresi saliscendi
Discesa totale: 1144mt compresi saliscendi
Lunghezza totale: 22 Km 
Tempo percorrenza: 9/10 ore soste comprese.
Difficolta': E


Traccia gpsies:
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=snbsijbdoonzayuh&referrer=trackList

 

Raminghi partecipanti: Raminghino, Ramingorino, Ramingazzo e Ramingone.
Prossimi raminghi: Marino e Maurizio.
Con la partecipazione dell'amico Ciano.

Il ritrovo di oggi e' fissato al parcheggio della piccola stazione ferroviaria di Pilzone, paesino affacciato sulla sponda bresciana del
Lago di Iseo, dove prenderemo il treno delle ore 6 e 27 diretti a Pisogne.
Nell'angusta sala d'attesa della stazione attendiamo l'arrivo del convoglio che giunge puntuale.
Saliamo frettolosamente visto che siamo gli unici passeggeri in partenza da qui e prendiamo posto senza fatica dato che il treno e' occupato
principalmente da piccoli gruppi di studenti.
In circa 20 minuti siamo a Pisogne, dove, scesi dal treno, ci dirigiamo verso il primo locale per la colazione
.

 

 


 

Rifocillati, ci incamminiamo verso la frazione di Govine seguendo  per un tratto la strada del lungo lago.

 

 

 


 

La Via Valeriana e' fin da subito ben segnalata e in breve siamo al piccolo borgo.




 

 




Qui prendiamo una gelata stradina che si inerpica mettendo a dura prova il nostro equilibrio.
Soprattutto Ramingone avra' non poche difficolta' a percorrere una trentina di metri ghiacciati senza cadere...
Le prime luci del mattino fanno capolino sulla cima delle montagne, sono passate le 7 e la giornata, anche se fredda, sembra bella.


 

 





La Valeriana sale abbastanza ripidamente condita da numerosi cartelli
esplicativi dei posti attraversati.
Arriviamo alla Cappella di S.Defendente dove ci fermiamo pochi minuti mentre
alcuni di noi approfittano per levarsi i giubbini.


 




Proseguiamo attraversando il bivio verso la chiesa di S.Bartolomeo e raggiungendo la panoramica localita' prativa denominata Le Volte.
Da qui si apre un bel panorama sull'alto Sebino la Val Cavallina e la Val Borlezza in provincia di Bergamo.


 

 




Continuiamo a camminare rientrando nel bosco che in questo tratto e' molto vario alternando piante di castagno a faggi, agrifogli e noccioli.


 

 




Raggiungiamo con un poco di fraterna fatica il passo Croce di Zone punto piu' alto dell'intero tragitto a quota 903mt.


 




Da qui, scendendo verso Zone...


 




...passiamo la piccola chiesetta della Madonna del Disgiolo...


 

 




...e, poco oltre, visitiamo l'interessantissimo (per alcuni) sito paleontologico  delle orme degli arcosauri risalenti al Triassico.

 

 




Qui infatti sono state rinvenute le impronte risalenti a 220 milioni di anni fa, di questi grandi rettili (gli arcosauri appunto)
antenati dei dinosauri e dei coccodrilli.


 




Siamo ormai giunti nell'abitato di Zone che oltrepassiamo dirigendoci verso la frazione di Cislano.

 

 



Passiamo il complesso di Cappelle della chiesa di San Cassiano e Ippolito e visitiamo esternamente la quattrocentesca chiesetta
affrescata di San Giorgio.


 




Un po' stanchi e infreddoliti, decidiamo di fermarci a bere qualcosa di caldo facendo una piccola sosta in un bar di Cislano.

 

 




Rinfrancati, proseguiamo la camminata.
Passiamo a fianco del Parco Regionale delle Piramidi di Zone, curiosi pinnacoli di sassi e terra sormontati da un grosso masso roccioso.
Qui la Valeriana attraversa tratti davvero caratteristici compresa una singolare strettoia nella roccia ed un paio di vecchi casolari.

 





Piccoli squarci sul Lago di Iseo, ci mostrano una spessa coltre di nebbia che ricopre le acque impedendone la vista.



Attraversiamo il borgo di Colpiano visitando la chiesetta di San Bernardo.


 

Arriviamo a Pregasso, dove, affamati, decidiamo di concederci un tranquillo pranzo in trattoria.
TRATTORIA... colpiano
Ramingone incappa in un piccolo problema di "dimensioni" essendo il bagno della trattoria veramente angusto, rischiera' di rimanerci incastrato.
A parte questo piccolo e circostanziato problema, ci troveremo veramente bene. Il pranzo sara' ottimo e la cameriera per dirla alla Ciano
"la ga propre en bel oio!!".
Comunque un posto da consigliare visto che si mangia veramente bene spendendo solo 10 Euro a testa.
Trattoria Colpiano.
Ma ahime' dobbiamo riprendere il cammino dato che si fa tardi e la strada verso Pilzone e' ancora lunga.

 

Alcuni apprezzatissimi raggi di Sole salutano la ripresa del cammino dopo pranzo.




Facciamo alcuni saliscendi con qualche breve tratto ripido, attraversando i borghi di Vesto e il bellissimo Massenzano dove sembra di
tuffarsi nel Medioevo con case di legno e pietra e strette viuzze acciottolate.




E' forse questo il tratto piu' bello dell'intera Via Valeriana che procede tra uliveti, muretti a secco e splendide viste sul Sebino.



Troviamo anche alcune piante di fichi d'india. Il Ramingazzo ne assaggera' uno asserendo essere abbastanza buono...
Il cammino continua e, tra cordiali chiacchierate e i primi sintomi di stanchezza, raggiungiamo i piccoli abitati di Dosso, Distone e Marasino
dove facciamo visita alla chiesa di S. Antonio Abate del XV secolo.



Proseguiamo giungendo a Gandizzano borgo caratterizzato dalla chiesa di Santa Maria risalente al '400.



Piu' avanti entriamo nel borgo di Maspiano dove Marino ci porta a vedere la bella casa dei suoceri che, in Estate, amano trascorrere qui le vacanze,
in totale pace e tranquillita'.



Maspiano e' anch'esso molto bello e caratteristico, con una splendida piazzetta dove sorge la chiesa di San Giacomo del XVII secolo
e  la bella fontana a 3 zampilli.




Intanto il Sole comincia a calare e l'aria si fa piu' fresca.




Attraversato l'abitato di Tassano, incontriamo la chiesa di San Fermo patrono dei contadini e proseguiamo con alcuni tratti di strada asfaltata,
oltrepassando la superstrada ex ss510 da un panoramico cavalcavia.



Iniziamo cosi' l'ultimo tratto di Valeriana che ci condurra' all'ormai ben visibile abitato di Pilzone e la penisola di Montecolo.



In questo tratto la via e' stata, in parte, attrezzata per disabili con un lungo spezzone cementato che ne agevola la percorrenza.




Siamo ormai alle porte di Pilzone, mentre la sera e' ormai calata ci dirigiamo al parcheggio delle auto dove dismessi gli scarponi,
ci salutiamo forse un po' stanchi, ma sicuramenti contenti per la bellissima giornata trascorsa insieme.




 


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