Da RaminWikipedia:

"Raminghi delle Terre Alte" e' un gruppo di amici, unito dall'amore per la montagna e per le lunghe passeggiate, che si svolgono prevalentemente nel territorio bresciano.

La loro assidua presenza, anche in luoghi umanamente inaccessibili ai piu', ha dato adito a numerose favole e leggende che li vedono protagonisti, sia nel bene che nel male e molto spesso inconsapevoli.

Il sodalizio nasce da un'idea di Ramingotto e Ramingone, nella primavera del 2010, mentre la prima escursione ufficiale si svolge il 05 giugno 2010 (giro dei rifugi Laeng e San Fermo).



 

 




 

 


Ramingorino e' il piu' saggio tra i Raminghi.
La sua esperienza e la sua grande abilita' nel sorpassare i tratti meno agevoli durante le escursioni, fa di lui un esempio per tutti i compagni.
Non conosce stanchezza ed il suo passo e' sempre svelto e sicuro, tanto che persino i Raminghi piu' giovani, faticano ed a volte non riescono stargli dietro (vedi Ramingone).
Di poche parole ma di grande concretezza, unico ad avere il privilegio di vedere il suo nome unito a quello di Ramingo.
Ramingorino e' uno dei Sei Primi Nati.

Leggende correlate:
La storia di Ramingorino si perde nella leggenda.
Voci non confermate gli attribuiscono piu' di sessant'anni, ma vedendolo, si ha la conferma che la leggenda che lo riguarda, sotto riportata, sia assolutamente vera.
Si narra infatti che Ramingorino abbia trovato tra le vette Camune la fonte dell'eterna giovinezza.
Una leggenda tartara narra di un pino con tronco e foglie d'oro, ricoperto d'erba verde, che ha virtu' curative.
Pare che Ramingorino lo abbia trovato in Camunia, insieme al Santo Graal, al Pastorale di San Patrizio e all'anello di Morgana (oggetti capaci di donare virtu' ed eterna giovinezza).

 

 


Ramingotto (o Ramingo Giorgio) e' il tutto fare del gruppo.
Conoscitore di una moltitudine di persone e dotato di grandissima eloquenza.
Durante le escursioni, intrattiene il gruppo con le sue innumerevoli battute a volte inventate sul momento, che apportano allegria anche nelle situazioni piu' difficili.
Mentre a volte la fatica cala sul suo volto, mai succede per la tristezza ed il pessimismo.
Intenditore di buona cucina, e' secondo soltanto a Ramingone quando si tratta di mettere le gambe sotto il tavolo.
Abile inoltre nell'arte musicale e nell'avere sempre nuove idee utili per la crescita del gruppo.
Famoso per essere in grado di risolvere a suo modo tutti i problemi, durante le escursioni e' colui che si occupa del vettovagliamento, preoccupandosi che i suoi Raminghi mangino sempre bene ed abbondantemente.
E' per questo molto apprezzato.
Poeta e musicista, Ramingotto e' uno dei Sei Primi Nati.

Leggende correlate:
Si narra di una donna, che vide in sogno Ramingotto.
Era vestito con una maglietta verde e la sua cintura era piena di oggetti utili alla sopravvivenza in alta quota.
Aveva le braccia allargate con i palmi delle mani rivolti verso l'alto, un'espressione beata e gli occhi rivolti al cielo.
Ramingotto poso' il suo sguardo sulla donna estasiata ed incredula e le disse:
"Meno male che c'e' rimasta la bellezza!".
Da allora la donna non si preoccupo' piu' dei beni materiali, ma inizio' un cammino spiriturale che la porto' ad abbracciare il culto di Ramingotto.

 

 


Raminghino (o Ramingo Gino) e' il ramingo piu' sportivo, nonche' colui che meglio riesce a tenere il passo, durante le escursioni piu' impegnative, al Ramingorino.
Sempre prodigo nell'aiutare chi e' in difficolta', e' anche provvisto di una insospettata e tagliente capacita' di sparare battute non sempre comprese dai compagni.
Buon conoscitore di diverse apparecchiature tecnologiche e' colui che, durante le escursioni, registra con il suo satellitare i dati tecnici delle stesse, peraltro molteplici volte messi in discussione dagli altri Raminghi.
Raminghino e' uno dei Sei Primi Nati.

Leggende correlate:
Si narra di una bimba che, dovendo portare la pasta per la dentiera alla sua nonna, che viveva in una casa dall'altra parte del bosco, si perdette.
La bimba vagava con la sua mantellina con cappuccio rosso ormai da parecchie ore, quando inginocchiandosi, invoco' aiuto, ma nessuno era in grado di sentirla.
Solo Raminghino, con il suo potente radar satellitare, riusci' ad udirla ed a soccorrerla, guidandola attraverso gli alberi ed i ruscelli, alla casa della nonna.
Raminghino prima di allontanarsi disse alla bambina: "Se pero' devi attraversare il bosco per andare dalla nonna, almeno non metterti la mantellina rossa... te la vai proprio a cercare".
Ancora oggi la bambina si chiede cosa volesse dire Raminghino, ma non indosso' piu' la mantellina rossa.




Ramingazzo (o Ramingo Lorenzo) e' la guida del gruppo durante le escursioni.
La sua grande conoscenza del territorio e la grande abilita' nell'orientamento e nel leggere le mappe (nonche' i dati satellitari forniti da Raminghino), lo portano ad essere un faro per gli altri Raminghi che a lui con fiducia si affidano, sicuri di non perdere mai il sentiero.
Con Ramingone e' l'organizzatore di quasi tutte le escursioni.
Dotato anch'egli nell'arte musicale, allieta gli amici con il suono del suo Baghet.
E' di gran lunga il Ramingo piu' avvenente.
Ramingazzo e' uno dei Sei Primi Nati.

Leggende correlate:
Se durante una passeggiata udite soavi note riempire le valli ed innalzarsi verso le alte cime, allora siete al cospetto di Ramingazzo.
E' lui il Ramingo che allieta i minuti di riposo e rifocillamento durante le lunghe camminate.
Si narra che il suono del suo Baghet portato dal vento, sia in grado di raggiungere i cuori delle donne sole.
Una storia narra che una delle donne che ha udito questo suono sia una ex-velina che, raggiunta dalla musica nel sonno, sogno' il Ramingazzo.
Per giorni, settimane, mesi, la donna disperata vago' in cerca del suo Ramingazzo.
Trovatolo e vistasi riufiutata, si dovette accontentare di un attore hollywoodiano che gli somiglia vagamente.

 

 


Ramingone (o Ramingo Davide) e' con Ramingotto l'ideatore del gruppo.
Noto per la sua proverbiale lentezza in discesa (ma anche in salita), predilige i terreni meno accidentati e con panorami di ampio respiro.
Nonostante riesca a portare a termine quasi tutte le escursioni, e' con la forchetta in mano che da' il meglio di se', trovando nelle sale da pranzo dei rifugi il suo habitat ideale.
Ramingone e' uno dei Sei Primi Nati.

Leggende correlate:
In gran parte della Lombardia, del Piemonte e della Valle d'Aosta, al termine dei festeggiamenti nuziali, e' diventata consuetudine, perche' di buon auspicio, lasciare otto fette di torta in sacrificio a Ramingone.
Quando passeggiando per le alture, notate pezzi di pane, croste di formaggio, ossa non perfettamente spolpate o croste di pizza, probabilmente si tratta di offerte rituali lasciate dai seguaci di Ramingone, che di certo non e' ancora passato a riscuotere.
Di lui, gia' dalla prima adolescenza, si diceva che mangiasse cose che facessero vomitare Rambo.
Da piccolo pare che sia caduto in un calderone che conteneva grappa.
Ora, forse per tornare alla beatitudine ed incoscenza infantile, ordina volentieri un bicchierino di grappa, che immancabilmente finisce posando il bicchiere sul tavolo e proferendo "Non mi piace".

 

 


Iscritto coercitavamente nei Raminghi, Raminghetto (o Ramingo Cristian) e' l'unico che aspiri ad arrivare sulle vette ed a toccare con la manina i perenni ghiacciai nominati nella intro del sito.
Tutti i consigli che i Raminghi gli elargiscono gratuitamente a nulla servono e vengono sistematicamente ignorati.
Nella speranza che dai suoi malsani propositi un giorno rinsavisca, i compagni persistono nel vano tentativo di riportarlo sulla retta via.
Di utopiche vedute, ma dotato di immensi valori umani, Raminghetto e' uno dei Sei Primi Nati.

Leggende correlate:
Tra le molte leggende che lo riguardano, una narra di quel giorno che distratto dalle imprecazioni durante una discesa, da un cespuglio di lamponi gli apparve una Driade.
Contrastanti sono le testimonianze di cio' che successe;
gli accademici asseriscono che l'estinzione delle Driadi delle Alpi sia dovuta a cio' che Raminghetto fece, altri invece proferiscono il contrario.
Le Driadi si estinsero per cio' che Raminghetto non fece. Ai posteri l' ardua sentenza.

 

 


Ramingo Franco e' storicamente amico di Ramingone, con il quale ha condiviso vette ed imprecazioni durante il servizio militare nel Battaglione Alpini Susa.
Nel corso di alcune escursioni ha dimostrato naturali doti raminghe che lo hanno portato ad essere il Primo dei Discendenti.
Bravo ed appassionato fotografo, e' sempre prodigo di consigli verso gli amici che a lui si rivolgono fiduciosi, data la sua competenza nel settore.
Dal 02 gennaio 2011, dopo aver brillantemente superato i rituali
di iniziazione sulla vetta del Monte Cazzola, fa parte dei Raminghi delle Terre Alte.







Rispettoso amante della montagna, ha ereditato la comprensione della fatica per l'appagamento alla vista di un silenzioso panorama, da suo zio Ugo.
A sua volta ha spinto Ramingo Franco a continuare le camminate, sempre piu' impegnative, iniziate durante il servizio militare con Ramingone.
Sempre pronto con ramponi o ciaspole, non si fa mai ripetere di parcheggiare il suo furgone quando e' il momento di una mangiata in compagnia, accompagnata da una distinta bottiglia di vino.



 


Venuto a conoscenza dell'esistenza del gruppo tramite questo sito, ci ha immediatamente chiesto di entrare a farne parte.
Nel corso di un paio di escursioni, ha dimostrato di possedere virtu' raminghe ed un appassionato sapere storico culturale del territorio camuno.
Giovanni e' ramingo dalla conquista della vetta del Monte Ario,
il 2 aprile 2011.



 


Ramingo Fabio da sempre appassionato di montagna e' stato presentato ai raminghi dall'amico Davide.
Fin da subito si e' integrato nel gruppo, mostrando l'innato Spirito Ramingo.
Accompagnato dal fedele Eolo, e' ufficialmente un ramingo dalla conquista della cima del Monte Ario il 2 aprile 2011.


 



 


Ramingo Maurizio, anch'egli dedito da molti anni a passare del tempo libero in montagna, ha rinfrescato la sua passione frequentando il gruppo dei Raminghi.
Uomo di poche parole, buon conoscitore delle montagne del Lago di Garda, Maurizio e' ufficialmente un Ramingo dalla conquista della vetta del Monte Pizzocolo, il 7 Maggio 2012.






Dopo lunghi mesi di tentennamenti e numerose uscite da simpatizzante, Davide entra finalmente nel gruppo, dimostrando fin dall'inizio uno spirito di sacrificio che lo porta ad aiutare, nei momenti critici, i compagni in difficolta'. Quando i numerosi impegni di volontariato glielo permettono, Davide si aggrega volentieri agli amici raminghi, seguendo la sua grande passione per la montagna. Uomo di gran cuore e dal sorriso sempre presente, Davide e' ufficialmente un ramingo dall'escursione all'eremo di San Glisente del 2012.





Appassionato frequentatore della montagna, Marino viene a conoscenza del gruppo navigando su internet alla ricerca di informazioni sul Bivacco Occhi. Trovando le foto di Ramingone, un suo conoscente, gli chiede ragguagli sui Raminghi e da li' a poco si combina un'uscita insieme. Dimostra ben presto un'ottima conoscenza del territorio nonche' una gamba particolarmente allenata. Marino e' ufficialmente un ramingo dall'escursione alla Bocchetta di Val Massa del 2012.






Anche lei viene a conoscenza del gruppo tramite internet ed essendo grande appassionata di montagna, soprattutto nella stagione invernale, chiede subito di poter aggregarsi per qualche uscita.
Dall'agile prestanza fisica, pochi riescono a starle dietro, soprattutto quando si cura dei suoi inseparabili e simpatici cagnolini Elliot ed Artu'.
Indole ribelle, ma animo buono, Monica e' la prima donna raminga ufficiale dal 2012.



 

 

 

La musica che stai ascoltando e' Solveig dei Soar Patrol, dal flauto di Ramingazzo

 




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