Al Pizzo Formico e Rifugio Parafulmine, 10 Marzo 2012.


 


Dati escursione

Giro ad anello: Si' in parte
Differenza altimetrica:
Ascesa totale: (saliscendi compresi)
Discesa totale: (saliscendi compresi)
Lunghezza totale:
Tempo percorrenza: 4h 30min
Difficolta': E


Raminghi partecipanti: Raminghino, Ramingorino, Ramingone.


Oggi abbiamo come destinazione il famigerato Pizzo Formico, meta che abbiamo fallito un paio di anni fa, a causa del mal tempo.
Per problemi vari, tra lavoro, impegni e indisposizioni, ci troviamo solo in tre alle 6 e 30 alla mucca di Provaglio.
Saliti sull'auto di Ramingorino, partiamo forti del supporto del navigatore di Ramingone.
Arrivati a Lovere un primo intoppo stradale (la galleria ss42 e' chiusa) costringe il navigatore a reimpostare il tragitto, facendoci fare un lungo giro
attraverso Clusone, Ponte Selva, fino a Colzate e Casnigo, da dove riusciamo a raggiungere Gandino. Ma qui avremo di nuovo grandi difficolta'
col navigatore, il quale, avendo in memoria una mappa vecchia, ci fara' sbagliare strada parecchie volte.
Alla fine, esausti, spegnamo il marchingenio e ci affidiamo alla vecchia maniera: ci fermiamo e chiediamo ai passanti.
Ottenute finalmente le giuste informazioni, raggiungiamo alfin il parcheggio nei pressi del Rifugio Farno.
In poco tempo siamo pronti alla camminata.
Sono le 8 e 20 di una fresca ma bella mattinata.
La stradina sale da subito con buona pendenza (sentiero n.545), attraverso i pascoli della Conca del Farno, punteggiati qua e la' da graziose baite e grandi roccoli.




Ben presto siamo in vista della grossa croce del Pizzo Formico che, maestosa, svetta sulla cima del monte.
Abbandoniamo la comoda stradina per imboccare sulla sinistra il sentiero n. 542.

 




Passiamo una pozza ghiacciata e proseguiamo verso la cima, lungo il largo ma faticoso sentiero.

 




Dopo circa un'ora e un quarto dalla partenza siamo in vetta al Pizzo Formico.

 

 




Un grandioso panorama ci accoglie: da sinistra il vicino Monte Alben, il Pizzo Arera, in centro la bella piramide del Pizzo del Diavolo, le cime piu' alte
delle Orobie il Pizzo Redorta 3038mt e il Pizzo Coca 3050, mentre a destra svetta la regina delle Orobie, la bellissima Presolana.

 

 




Peccato che la foschia infastidisca un paesaggio cosi' maestoso.
Una gentile escursionista si presta a scattarci una foto ricordo ai piedi del crocione di ferro, fatta la quale cominciamo la discesa dal versante
Est verso la Forcella Larga.

 

 




Con un po' di attenzione al terreno scivoloso raggiugiamo la forcella dove ci accoglie un curioso monumento sormontato da una piccola campana,
posto dagli alpini di Clusone e Gandino.

 




Decidiamo, cartina alla mano, di dirigerci verso la santella denominata Morti della Montagnina, ma invece che proseguire in mezzacosta sul sentiero di sinistra,
scendiamo su quello di destra raggiungendo nuovamente la la stradina di fondo valle.
Qui, un po' disorientati, chiediamo nuovamente informazioni ad altri escursionisti che ci dicono di proseguire risalendo la stradina verso sinistra fino
allo scollinamento dove si trova la Santella (sentiero n.545).

 




L'ulteriore variazione di percorso non ci fa perdere d'animo, ma solo qualche decina di minuti.
Giunti alla Santella un po' disillusi nel trovarla cosi' semplice e disadorna, riposiamo brevemente, per poi riprendere la via di cresta che, sul retro,
risale (non segnata) il dosso erboso.
 

 

 




Il primo tratto seppur breve e' abbastanza faticoso, ma giunti in cima si viene ampiamente ripagati dal bel panorama.
Da quassu' il sentiero prosegue quasi pianeggiante verso il ben visibile Rifugio Parafulmine.

 

 




In pochi minuti siamo al rifugio che troviamo gia' abbastanza affollato. Dalla partenza dell'escursione sono trascorse circa tre ore ed avvicinandosi
il mezzogiorno, siamo abbastanza affamati.

 

 




Decidiamo all'unanimita' di pranzare al rifugio ed entrando prenotiamo un tavolo.
Sara' una buona idea, visto che appena dopo di noi arriverranno diversi escursionisti e non tutti troveranno posto per mangiare.
Alcuni dovranno aspettare piu' di mezz'ora che si liberi un tavolo, altri ripigheranno sui tavolini nel cortile per un fresco ma panoramico pranzo.
Dopo mangiato, sistemati gli zaini, ci accingiamo a scendere decidendo di proseguire sulla bella stradina che troviamo per lunghi tratti innevata (sentiero n.549).

 

 




Arrivati a fondo valle proprio sotto la croce del Pizzo Formico, visitiamo la bella e nuova struttura ricettiva ricavata alla baita della Montagnina,
dove troviamo un piccolo locale aperto contenente una macchinetta che eroga caffe' ed una che distribuisce bibite per i viandanti assetati.

 

 




Continuiamo a scendere percorrendo la stessa stradina fatta all'andata, mentre ormai siamo in vista delle belle baite della Conca del Farno.

 

 




In pochi minuti raggiungiamo nuovamente il parcheggio pronti per il ritorno a casa che decidiamo con un plebiscito di affrontare tenendo spento il navigatore.

 

 

Ti potrebbe interessare:

Sito del Rifugio Parafulmine:
http://www.rifugioparafulmine.com/

Santella dei Morti della Montagnina:
http://www.orobie.it/photologue_extended/gallery/tribulino-dei-morti-della-montagnina/

 

 

 

 




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