Da Malga Salina Ai Laghi Seroti e Laghi di Grom, 28 Agosto
2010.
|
|
Dati
escursione
Giro
ad anello: SI Differenza altimetrica: 600mt (da 2100mt a
2700mt) Ascesa totale: 800mt circa Discesa totale: 800 mt circa
Lunghezza totale: 18km Tempo percorrenza: 7h 45' Difficolta': EE
Ora partenza a piedi 08:34. Ora arrivo:
16:22. Passo medio: 26 min\km.
Traccia
gps: http://www.gpsies.com/map.do?fileId=uhjjifbrkzekzpxi
|
|
Raminghi
partecipanti: Ramingazzo e Ramingone.
Il ritrovo e'
fissato per le lore 6 a casa di Ramingazzo Lorenzo. Al suo arrivo,
Ramingone lo trova gia' pronto ad aspettarlo sul marciapiede vicino alla
piazza di Cortefranca e cosi' si parte alla volta del Mortirolo. Ci
fermiamo a Cedegolo per comprare i panini e fare colazione. Riprendiamo
verso Edolo e, attraversato il paese, risaliamo la statale del Tonale ed
al bivio svoltiamo per Monno. In breve siamo al Mortirolo e proseguiamo
sulla bella stradina sopra l'albergo alto verso il Pianaccio. Lasciamo
la macchina nei pressi di malga Salina e calzati gli scarponi, cominciamo
la camminata.
|
|
Scendiamo seguendo
un breve tratto di strada sterrata che attraversa l'immenso pascolo, fino
ad un cartello con indicazioni per i Laghi Seroti. Qui prendiamo il
sentiero che sale dolcemente (anche con un paio di saliscendi), verso il
Lago Seroti inferiore.
|
|
Attraversiamo
prati di mirtilli e rododendri con bella vista sulla sottostante Val
Bighera. Aggiriamo sulla destra il pendio del monte ed in breve siamo
sulla riva del Lago Seroti Inferiore in una bella conca tra la Val Bighera
e la Valletta.
|
|
Fin qui il
sentiero si puo' definire di difficolta' turistica, ma tra poco diventera'
molto piu' difficoltoso. Si continua infatti seguendo il sentiero
numero 73 verso il Lago Storto e superato un facile pietraio si comincia
decisamente a salire verso sinistra. Inizia qui un tratto molto
faticoso di circa 300 mt di dislivello, molto ripido e con passaggi dove
prestare attenzione. La salita ci costringe a numerose soste, ne
approfittiamo per rifiatare e ammirare il panorama. Nel cuore della
salita e sopraffatto da spirito ottimistico, Ramingazzo sentenzia: "Se
tanto ci da tanto non dovrebbe mancar tanto!". Ramingone ringrazia e
rinfrancati, proseguiamo. Passiamo sotto un enorme masso e giungiamo sul
culmine di un panoramico dosso dove abbiamo spazio per togliere gli
zaini e bere un po' di sali minerali.
|
|
La
salita si fa leggermente meno impegnativa e prosegue superando diversi
poggi tra erba e rocce fino a sbucare in una splendida conca dove
svetta la cima del Monte Serottini (con antenne sommitali) e verso
sinistra la Cima dei Tre Confini e M.
Dossoni.
|
|
Proseguiamo ora molto piu' dolcemente verso il Lago Storto
incrociando il sentiero che porta ai Laghi di Grom (masso con scritta
segnaletica) dopo una severa salita per valicare un passo senza nome sotto
il Monte Dossoni. Ma sara' un problema che affronteremo dopo, per ora
superiamo sulla sinistra un altro laghetto senza nome (Lago
Ramingo??)...
|
|
...e siamo, in circa 20 min, al Lago Storto (2721mt), il
maggiore dei Laghi Seroti. Freschissime e limpidissime acque di lago
alpino che rispecchiano di mossi riflessi le cime
circostanti.
|
|
Dopo alcune decine di foto cerchiamo un riparo dal vento
freddo e mangiamo un panino contemplando il lago. Ramingazzo se li
mangia tutti e tre, mentre Ramingone decide di lasciarne 2 per dopo, visto
la salita che ancora bisogna affrontare. Dopo la pausa al Lago
Storto, zaini in spalla riprendiamo la via verso i laghi di
Grom. Scorgiamo i resti di una vecchia mulattiera militare che taglia
quasi pianeggiante tutta la mezzacosta del monte Dossoni, ci farebbe
risparmiare un bel po' di tempo e fatica, ma non sappiamo se sia
percorribile e tralasciamo l'idea (non e' comunque segnalata dal
lago). Dopo pochi passi, incontriamo un simpatico signore (con qualche
anno...) che sta salendo al Lago Storto e ci soffermiamo brevemente a
parlare. Ci dice essere di Milano e che e' partito da casa alle 2
e 30 del mattino caricando la bici in macchina. Arrivato a Edolo ha
parcheggiato ed inforcata la bicicletta, si e' fatto tutta la salita
del Mortirolo fino al Pianaccio e poi a piedi e' salito fino ai
laghi Seroti... Ovviamente ci sentiamo un po' umiliati (ma nel senso
buono) e a Ramingazzo viene in mente che salendo in macchina al
Mortirolo lo abbiamo visto con la sua city bike con borse laterali, salire
tranquillamente. Salutiamo il signore augurandogli buona passeggiata
(per lui e' una passeggiata...) e continuiamo sulla nostra
strada. Ripercorriamo in discesa la conca erbosa e dopo poco decidiamo
di lasciare il sentiero e puntare verso la cima del passo senza nome
cercando di incrociare la via di salita numero
73b.
|
|
In questo modo guadagnamo un po' di strada e meno salita
da fare. La cima del passo e' proprio sopra di noi segnalata da un
paletto sommitale abbastanza visibile.
|
|
Incrociato a fatica il sentiero 73b che e' malamente
segnato per tutto il tratto, cominciamo a salire. Il tratto e molto
ripido ed impegnativo, ma si rivela piu' breve di quello che ci era
sembrato da sotto.
|
|
Dopo alcune soste
per rifiatare e scattate alcune foto siamo in cima (2600mt
circa). Qui il
panorama e' mozzafiato, davanti il Monte Pagano in primo piano e Lago
di Grom adagiato ai nostri piedi, mentre dietro sulla destra la cima
del Serottini, di fronte il Corno Tremoncelli con squarci a destra sulle
cime della Val Grande.
|
|
Un vento fortissimo e gelido ci impedisce quasi di
mantenere l'equilibrio e ci costringe a scendere rapidamente. La
discesa, pur sempre impegnativa, non ci causa grossi problemi se non
quello prestare attenzione per non perdere il sentiero (come detto
molto mal segnato). Con calma giungiamo al Lago di Grom superiore e
dopo aver incrociato alcuni escursionisti che ci chiedono
indicazioni, arriviamo al Lago di Grom inferiore, dove ancora il vento
forte e freddo ci crea fastidi a scattare le
foto.
|
|
Da qui percorriamo in mezzacosta il sentiero che quasi
pianeggiante attraversa il dosso erboso fino a sbucare alla sommita' di
Malga Salina ormai in vista della strada che porta al
Pianaccio. Seguire il sentiero qui e' una impresa visto che i
segni sono radi e quasi scomparsi, quindi andiamo ad occhio
tenendo come punto di riferimento la strada e seguendo a tratti le
evidenti trincee di guerra che tagliano il
pascolo.
|
|
Arrivati alla
Malga Salina, decidiamo di fermarci a comprare del burro e del formaggio
(qualita' prezzo soddisfacenti) prima di raggiungere l'auto per il
ritorno a casa
|
|
L' intera
escursione ad anello e' da classificare a meta' strada tra
escursionisti ed escursionisti esperti visto la scarsita' di segni sul
sentiero verso i Laghi di Grom e la ripidita' di alcune discese
(soprattutto se fatta in senso inverso, la discesa verso la conca dei
Laghi Seroti e' a tratti insidiosa). Il primo tratto da Malga
Salina al Lago Seroti inferiore e Lago Storto e' invece ben segnato,
anche se la salita e' impegnativa. In conclusione consigliamo il giro ad anello nel senso
descritto, prestando attenzione soprattutto in caso di nebbia al
sentiero di rientro e, se piove, ai passaggi su erba isiga che se
bagnata diventa scivolosa come
sapone.
|