Da Monte Campione al Bivacco Bassi, 03 Novembre 2011



Dati escursione

Giro ad anello: No
Differenza altimetrica: 302m
Ascesa totale (compresi saliscendi): 643m
Discesa totale (compresi saliscendi): 643m
Lunghezza totale: 16km circa
Tempo percorrenza giro completo: 1h30' circa
Difficolta': E

Traccia gps:
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=zdvmraiaqhhkankc


Raminghi partecipanti: Raminghino, Ramingorino, Ramingazzo, Ramingone, ramingo Fabio.
Con gli amici Ciano, Davide e la prossima raminga Monica.


Alle 7 di mattina siamo tutti al solito ritrovo di Provaglio e dopo la colazione al bar-pasticceria, saliamo in auto alla volta di Monte Campione.
Monica oggi ha con se i suoi piccoli amici a quattro zampe, i simpatici Elliot e Artu'.
Anche Fabio ha con se Eolo.
Dopo meno di un'ora e mezza di strada, raggiungiamo l'eco mostro che sorge ai piedi degli altrettanto deprecabili impianti di risalita del comprensorio
di Monte Campione (località Plan di Monte Campione), dove lasciamo l'auto e ci prepariamo alla camminata.



Ci troviamo circa a quota 1800mt e purtroppo la giornata non e' delle migliori con nuvole basse che minacciano  pioggia e coprono la vetta dei monti attorno.
I nostri tre amici a quattro zampe fanno presto conoscenza limitandosi a qualche piccola e non pericolosa scaramuccia, lungo tutto il tragitto.
Si parte subito in buona pendenza fino a raggiungere la Stanga di Bassinale (1897mt), un passo spartiacque tra il Monte Muffetto e la lunga serie di frastagliati
crinali che arrivano al Monte Crestoso.



Da qui proseguiamo tenendo la destra, sulla bella stradina in leggera discesa segnalata coi colori  bianco-azzurri del sentiero 3V variante bassa.




La via e' molto panoramica e tra qualche pozza d'acqua e paesaggi dipinti d'Autunno, ci porta in localita' Corna dei Soldi dove incrociamo un bivio
con una stradina che raggiunge la bella Malga del Luca.

 




Noi proseguiamo tenendo la destra sulla stradina che entra nel bellissimo bosco di larici.

 




Sempre in leggera discesa, raggiungiamo in poco tempo la Malga Rosello di Sopra ove sorge il Centro di Formazione Faunistica Alpe Rosello.

 




Qui veniamo a conoscenza della presenza in questi boschi di esemplari piciformi dai nomi eloquenti come Passera Scopaiola e Culbianco.
Dopo un poco di riposo e breve rifocillamento, proseguiamo lungo la variante bassa del 3V, che riprende da qui a salire passando presto da comoda
stradina a comodo sentiero.




E' questa una zona di boschi interrotti da splendide e ampie radure che in giornate migliori aprirebbero la vista a bei panorami.




Ma noi ci accontentiamo almeno di non prendere la pioggia.




Salendo di quota il bosco comincia a diradarsi sbucando nella spettacolare conca dell'ormai scomparso Lago di Rosellino ai piedi del Monte Crestoso.
Rimaniamo piacevolmente sorpresi dalla vastita' di questo avvallamento immaginandone la bellezza quando ancora esisteva il lago.




D'obbligo qui un concerto di Ramingazzo...



Mentre le note del baghet ancora rieccheggiano nella valle,abbandoniamo il 3V e proseguiamo verso sinistra su sentiero bianco-rosso che aggirata
una prativa dorsale, sbuca in Val di Fra ai piedi del Bivacco Bassi che ormai abbiamo in vista sopra di noi.
I piu' veloci del gruppo l'hanno gia' raggiunto, mentre Ramingone, Ramingazzo e Davide si sono attardati in foto varie.



All'interno del bivacco, molto ben tenuto, troviamo una singolare spiegazione su come usare l'acqua ed il bagno esterno, operazioni che sembrano
molto complicate (quasi come accendere il fornello al Bivacco Occhi ndr).

 

 

Al tepore della stufa, consumiamo il meritato pranzo a base di salame (ottimo quello offerto da Fabio) ed affettati che ci siamo portati da casa.




opo il caffe' gentilmente offerto da Davide, Lorenzo sfodera il suo baghet e dal soppalco del bivacco intona le sue melodie. Subito Artu',
chissa' perche', scatta in posizione d'allerta e sebbene non sia un cane da caccia, sembra quasi in ferma.
Tutti scoppiamo a ridere.



Intanto cominciamo a prepararci per il rientro e, lasciato il bivacco, prendiamo il sentiero verso la vicina Nicchia di San Glisente
che raggiungiamo in breve avvolti dalla foschia.

 



Da qui ritorniamo sul 3V variante bassa che ridiscende verso la conca del Lago Rosellino mentre una
piccola schiarita ci illumina il paesaggio.



Seguendo a ritroso il sentiero dell'andata ritorniamo alle auto.

 



Il giro è veramente bello e non faticoso ne pericoloso.
Molto appagante paesaggisticamente, soprattutto in Autunno, sperando sempre nel bel tempo.



 

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