Sulle creste del Colle di San Zeno, 31 Maggio 2013




Dati escursione

Giro ad anello: Si'
Differenza altimetrica: 500mt
Ascesa totale:  550mt (saliscendi compresi)
Discesa totale: 645mt (saliscendi compresi)
Lunghezza totale: 12,3 km
Tempo percorrenza: 6 ore soste comprese

Difficolta': E

Traccia gpsies:
http://www.gpsies.com/editTrack.do


Raminghi partecipanti: Ramingazzo e Ramingone.

La lunga linea di creste che parte dal versante settentrionale del Monte Guglielmo e risale verso Nord-Ovest fino a collegarsi al Monte Crestoso, si presta come un' ottima zona per panoramicissime escursioni non troppo impegnative.
Anche stavolta solamente in due, io e Ramingazzo decidiamo per una facile camminata con partenza dal rifugio Piardi al Colle di San Zeno e destinazione Monte Campione.
La giornata non e' delle migliori anche se il rischio pioggia dovrebbe essere minimo.
Parcheggiata l'auto nei pressi del rifugio Piardi, ci incamminiamo sul sentiero 3v che risale la cresta.

 


 

Dopo un paio di brevi strappi, su un sentiero purtroppo rovinato dal sovente passaggio di moto e quod,  lasciamo il bosco alla nostra sinistra e, fin da subito, possiamo godere di una bella vista sulle Orobie ancora innevate da un lato e le piu' basse montagne della Val Trompia con le innumerevoli malghe che ne chiazzano i pendii dall'altro.
Davanti a noi ci appare buona parte del tragitto che dovremo fare per raggiungere Monte Campione: un lungo susseguirsi di dolci dossi erbosi intervallati da brevi falsipiani, dove e' possibile fermarsi per ammirare il panorama.

 


 

Lasciate le malghe della Foppa sulla nostra sinistra, proseguiamo in cresta fino ad un bel ometto di sassi, oltre il quale si intravede, piu' avanti sulla destra,
il bel crocifisso del Colle di San Zeno che domina sulla Val Trompia.

 

 

 

Lo raggiungiamo in pochi minuti e ci fermiamo ai suoi piedi per riprender fiato e scattare qualche foto.



Le antenne sulla Colma di Marucolo sembrano ora molto piu' vicine, solo una breve ma faticosa salita ci divide dal punto piu' alto della nostra escursione. I ripetitori sono posti infatti a 1856mt e solo quando li raggiungiamo, cartina alla mano, capiamo di aver erroneamente scambiato la colma per  Monte Campione.
Il panorama da qui e' veramente grandioso e la vista si allunga addirittura al Monte Rosa e piu' giu' fino alla grandiosa piramide del Monviso appena appena visibile.

 

 



Verso Nord invece, svetta la vicina cima del Monte Muffetto ancora imbiancata da una spolverata di neve, le montagne del Maniva, la cima del Blumone. Sulla destra le montagne della Val Trompia fanno da retroguardia alle numerose candide gobbe del Monte Baldo. Alla nostra sinistra le Orobie che ora si arricchiscono di nuove cime: riconosciamo il Pizzo Camino con la Cima Moren e il Pizzo Arera.

 

 


Consultando la cartina, riconosciamo Monte Campione come la piccola sella poco sotto di noi seguendo la linea di cresta.
Decidiamo di raggiungerlo per ridiscendere dal sentiero n. 335. Arrivati a Monte Campione, trovare il sentiero per scendere ci fara' perdere qualche minuto in quanto non e' ben segnato e le rare indicazioni biancorosse sono poste a grande distanza fra loro. Comunque intuiamo la traccia che repentinamente perde quota sul ripido prato alla nostra destra.

 



In circa tre quarti d'ora, siamo alla Malga Gandina Bassa dove un provvidenziale cartello ci indica di proseguire sulla comoda stradina verso il Colle di San Zeno.

 



Mentre chiacchieriamo allegramente, un piccolo scoiattolo ci attraversa la strada e si arrampica veloce su una pianta alla nostra sinistra subito
seguito da un altro un poco piu' grosso. Anche se non siamo abbastanza veloci da catturarlo in fotografia, il fuggente incontro ci lascia piacevolmente emozionati.
Entrati in una bellissima faggeta, raggiungiamo la  Malga Valle dei Faggi di sotto a quota 1400mt, oltrepassata la quale decidiamo, affamati, di fermarci a mangiare un panino.

 


 

Sul bordo della stradina troviamo un posto adatto, con un bellissimo panorama sulla Val Trompia.
Finito di mangiare, riprendiamo il cammino che ora e' contrassegnato col n. 330 del Cai. Raggiungiamo la Malga Prato Nuovo di sotto e in poche decine di minuti ci ritroviamo sulla strada asfaltata che proviene da Pezzaze.

 




La risaliamo per poche centinaia di metri fino ad arrivare nuovamente al rifugio Piardi al Colle di San Zeno.
Qui ci concediamo un caffe' e una birra chiacchierando qualche minuto con la simpatica gestore prima di riprendere l'auto per tornare a casa.

 

 



 




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