Rifugio Miserin e
Finestra di Champorcher, Valle di Champorcher, Valle d'Aosta, 15 Luglio
2012.
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Dati
escursione
Giro
ad anello: no Differenza altimetrica: 600m circa Ascesa
totale: 689m Discesa totale: dati non in possesso Lunghezza
totale: 7km circa solo andata Tempo percorrenza: 2h30min solo
andata
Difficolta': E
Traccia gpsies: http://www.gpsies.com/map.do?fileId=jyqabccmmatyazsx
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Raminghi
partecipanti: Raminghino, Ramingazzo, Ramingone, ramingo Marco, ramingo
Franco. Con gli amici Paolo e Alessandro.
La meta di oggi si trova nella lontana Valle
d'Aosta. Raggiungeremo il Rifugio Miserin, nella Valle di Champorcher.
I raminghi Franco e Marco ci hanno parlato a lungo di questa
localita’, descrivendo quanto sia bella e magica nello stesso
tempo, cosi', decisa una data favorevole, abbiamo deciso di andarci.
Vista la distanza da percorrere in auto, il ritrovo e' previsto
particolarmente presto: alle 5 e 30 alla mucca di Provaglio. Dopo una
fugace colazione, Raminghino, Ramingazzo e Ramingone assieme agli amici
Paolo e Alessandro saliranno in auto alla volta di Novara dove ad
attenderli troveranno i raminghi Marco e Franco. Raggiunta la cittadina
piemontese intorno alle 7 e 15, la compagnia dei raminghi si riunisce
proseguendo verso la Valle d'Aosta. Arrivati al paesino di Champorcher,
capoluogo dell’omonima valle, una noiosa e dissestata stradina sterrata
lunga circa 6 km, ci conduce alla bella localita' Dondena dove troviamo
parcheggio negli affollati spiazzi destinati a tale scopo. Sono ormai
giunte le 9 e 30, quando, in una bella e affollata mattinata di Sole, ci
incamminiamo verso il Rifugio Miserin.
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I cartelli segnaletici presenti nei pressi del parcheggio
ci indicano la meta a 1h50min di cammino. Seguiamo la stradina
(segnavia n.6) fino al poco distante Rifugio Dondena (2186mt) dove,
passando davanti all'ingresso, aggiriamo la struttura sulla destra e
proseguiamo sulla stradina in leggera salita. I profumi che salgono
dalle due griglie in funzione catturano la nostra attenzione, mentre un
po' a malincuore ci allontaniamo.
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Alcune mucche al pascolo salutano il nostro passaggio,
sorvegliate dall'attento pastore.
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La valle in questo tratto e' davvero suggestiva e la non
difficile salita (ora contrassegnata dal n. 7), ci permette di godere
appieno dello stupendo panorama.
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A lato della strada in uno spiazzo, veniamo accolti da una splendida fioritura di stelle alpine. |
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Avvistiamo anche uno stambecco, ma la lontananza non ci
permette di fotografarlo come si deve. La stradina compie un paio di
ampi tornanti per sbucare infine nella splendida conca del Lago Miserin a
quota 2582mt, col rifugio e la imponente chiesa della Madonna delle
Nevi.
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Un posto magico che lascia senza fiato chi di noi non ci
era mai stato. Marco e Franco avevano proprio
ragione.
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Visto che l'orario lo permette, decidiamo di raggiungere
il colle denominato Finestra di Champorcher che si trova a circa un'ora di
cammino. Avvisiamo le gentili esercenti del rifugio che forse
ritarderemo un poco l'ora di pranzo, e, lasciati gli zaini, ci
incamminiamo verso il colle. Franco e Marco, essendoci gia' stati,
decidono di aspettarci prendendo il sole sugli sdraio del rifugio. Il
sentiero non e' segnato, ma molto ben battuto e ci basta seguire a vista
le piccole comitive in cammino per non sbagliare
strada.
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Attraversiamo alcuni facili e non pericolosi nevai, fino a
portarci ai piedi di un ultimo faticoso strappo prima della
meta.
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Impagabile il panorama dal passo: dietro di noi si vede
quasi interamente l'alta Valle di Champorcher, col Monte Dela, il Mont
Glacier e la Gran Rossa,
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mentre davanti a noi si apre il vallone del torrente
Urtier in territorio di Cogne, coronato dalle montagne del Parco Nazionale
del Gran Paradiso.
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La fatica fatta per giungere fin quassu' ci viene, come
sempre, ampiamente ripagata. Siamo a quota 2826, un record per il
Ramingone che soddisfatto si guarda intorno. Dopo un poco di riposo e
le foto di rito, un languore coglie le nostre pance vuote e ci ricorda che
e' ora di scendere al Rifugio Miserin dove ci attendono la tavola
imbandita ed i nostri amici affamati. Ramingone e Ramingazzo si
attarderanno un poco lungo la discesa dilungandosi nel fotografare il
panorama .
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Giunti tutti al
Miserin, prendiamo posto ai tavoli nel locale invernale per il
meritatissimo pranzo. Durante il cerimoniale, veniamo allietati dalla
simpatia delle padrone di casa che non perdono occasione per una battuta
ed una risata in compagnia.
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Dopo pranzo, vinto dalle insistenze dei compagni,
Ramingazzo ci concede un concerto nella chiesa della Madonna delle Nevi.
Un'acustica eccezionale riempie un momento mistico ed anche alcuni
escursionisti di passaggio si soffermeranno ad ascoltare il baghet di
Lorenzo .
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Usciti dalla chiesa, cerchiamo un posto per espletare il
rituale della pansa al Sole, magari al riparo dal gelido vento. Mentre
gli altri si riposano, Franco, Marco, Ramingone e Ramingazzo ne
approfittano per fare due passi nei dintorni, chi per ammirare le
bellezze naturali e chi per sopperire a naturali esigenze
fisiologiche...
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In un posto cosi' bello il tempo vola ed in breve e' gia'
ora di rientrare. Riunita la compagnia, rimettiamo gli zaini e
incominciamo a scendere accompagnati dalle note del baghet di Lorenzo.
Incuriositi, numerosi escursionisti ci scatteranno alcune foto e dopo
pochi passi gia' dovremo fermarci al rifugio per un breve concerto su
richiesta delle esercenti. Un momento di grande soddisfazione sia per
il Ramingazzo che per tutti i raminghi.
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A malincuore dobbiamo
proprio rientrare, lasciando questo bellissimo posto. Salutiamo le
signore del rifugio e ritorniamo sui nostri passi riprendendo la stradina
verso il Dondena.
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La tranquilla discesa ci permette di scattare le ultime
foto della giornata prima di arrivare al parcheggio e di riprendere le
auto per il ritorno a casa.
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