Giro di Montisola, 4 Maggio 2013




Dati escursione


Giro ad anello:si
Differenza altimetrica: 400mt circa
Ascesa totale: 584mt (saliscendi compresi)
Discesa totale: 592mt (saliscendi compresi)
Lunghezza totale: 20km circa
Tempo percorrenza: 6h soste comprese

Difficolta': T

Traccia gpsies:
http://www.gpsies.com/map.do;jsessionid=E875ED7C1B49C1F39D6B9A31574CD461?fileId=preygjgjzdjaagbm


Raminghi partecipanti: Raminghino, Ramingotto e Ramingone.

Dove si potrebbe andare per approfittare di uno dei rari giorni di bel tempo che questa Primavera ci offre?
Le gambe sono ancora intorpidite da mesi di quasi inattivita' e reclamano percorsi non troppo impegnativi, mentre i sentieri di montagna son ridotti
a scivolose tracce di fanghiglia, se non sono addirittura ancora innevati nei tratti ombrosi o alle quote pił elevate.
Cosi', dopo un poco di riflessione, l'idea di fare il giro di Montisola ci e' parsa buona sia per spirito che per gambe.
La grande isola del Lago di Iseo infatti, offre numerosissimi quanto appaganti spunti paesaggistici senza pretendere particolari sforzi fisici.
Lanciata l'idea e raccolte le adesioni, (misere per la verita'...), ci troviamo solamente in tre alla mucca di Provaglio, ma siamo ben tre raminghi Primi Nati!!
Raminghino, Ramingotto e Ramingone.
Decidiamo di cominciare la camminata dal borgo di Carzano e quindi ci dirigiamo verso il parcheggio nei pressi del porto di Sale Marasino, sulla sponda bresciana del lago.
Parcheggiato l'automezzo e, in men che non si dica, siamo pronti alla camminata.
Acquistiamo i biglietti di andata e ritorno al vicino bar caffetteria quindi, giunti all'imbarcadero, saliamo sul battello che ci porta a Carzano.

 


 

La giornata di Sole ci invoglia a camminare anche se una fastidiosa foschia confonde in lontananza il paesaggio.
Il giro prevede, dopo l'attraversamento di Carzano, il passaggio dai borghi di Siviano, Menzino, Sensole, Peschiera Maraglio, Cure, la visita alla Madonna della Ceriola, la discesa dai borghi di Masse e Olzano per poi ritornare a Carzano.
Praticamente gireremo quasi tutta l'isola, che e' giustamente ritenuta, nel suo complesso, uno dei borghi piu' belli d'Italia.
Il paesino di Carzano tradisce da subito il suo secolare rapporto con il lago, con abitazioni che danno direttamente sull'acqua.
Le piccole barche dei pescatori, non di rado, sono ormeggiate appena fuori dalla porta, mentre nel periodo giusto dell'anno non e' raro vedere i pesci stesi ad essiccare nei piccoli cortili o sui balconi delle case.
Usciamo dal paese camminando sulla stretta strada asfaltata percorsa, purtroppo, da numerosi e puzzolenti scooter.

 


 

Sull'isola e' vietato il traffico alle auto, e anche quelli che ci abitano devono spostarsi a bordo di questi rumorosi motoveicoli.
Fra la vegetazione che ci accompagna lungo la strada, si aprono dei suggestivi squarci sull'isola di Loreto con alle spalle la Corna Trentapassi che sembra farle da guardia.

 

 

 

Raggiungiamo il paese di Siviano dove risiede il comune di Montisola nonche' le scuole, la posta e una banca.
Attraversando le strette vie del borgo, se ne intuisce il passato medievale: grandi case dai muri vigorosi con la bella torre Oldofredi che svetta sotto la chiesa.

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Con una bella vista sulla sponda bergamasca del Sebino, usciamo da Siviamo e reggiungiamo Menzino passando per il piccolo agglomerato seicentesco di Sinchignano.
Giunti a Menzino troviamo una bella fontana dispensatrice di acqua refrigerata e frizzante e decidiamo di fermarci per un piccolo ristoro.

 



Il Ramingotto ci offre un pezzo della pizza che sapientemente si e' portato e, seduti su una panchina, ci riposiamo godendoci il Sole.
Rimessi gli zaini, decidiamo di salire verso la Rocca Oldofredi che domina il paese, passando per il piccolo borghetto medievale nei pressi del campo sportivo.

 

 


La rocca che risale al XIII secolo ha avuto piu' funzioni nel corso dei secoli.
I primi proprietari, gli Oldofredi, ne fecero una torre fortificata a controllo del lago e della sponda bergamasca.
Nel '400 i Martinengo, sconfitti gli Oldofredi, trasformarono il castello in una residenza privata.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la rocca venne occupata da alcuni soldati che ne fecero un punto di avvistamento.
Dopo la guerra, venne acquistata dalla famiglia Mascheroni che la trasformarono definitivamente in una residenza privata.

 

 



Purtroppo non e' possibile visitarla ma il sentiero che vi conduce e' abbastanza appagante dal punto di vista paesaggistico.

 

 



Da Menzino continuiamo il percorso superando il sottostante porticciolo di Sensole.
La piccolissima isola di San Paolo affiora timidamente dalle acque salutando il nostro passaggio.
Anticamente l'isolotto ospitava un convento di monaci di Cluny, mentre oggi e' di proprieta' della famiglia Beretta.

 


 

Fiancheggiando le acque del lago, raggiungiamo in breve tempo Peschiera Maraglio.
La struttura del paese e' simile a quella di Carzano, un antico paese di pescatori con case direttamente sull'acqua.
 Qui pero' e' piu' evidente l'impatto che ha avuto il turismo negli ultimi anni.
Il lungolago infatti, e' costellato di ristoranti e botteghe che offrono piatti tipici a base di pesce di lago e prodotti caratteristici dell'isola come il rinomato salame di Montisola.

 




Da Peschiera comincia la parte un po' piu' faticosa della camminata: la salita al Santuario della Madonna della Ceriola.
La chiesa si trova proprio al culmine di Montisola ad una quota di circa 650mt ed e' visibile praticamente da tutto il perimetro del lago.
Il sentiero parte da poco sopra Peschiera sulla strada che conduce a Cure.
Delle efficaci segnalazioni ne indicano l'inizio.

 




Entrati nel bosco la salita si fa un poco ripida, ma la fatica e' presto ripagata dal bel panorama.

 

 




Giunti alle porte del borgo di Cure un bivio ci indica di proseguire verso destra, ma noi decidiamo di fare una piccola visita al paesino. Qui l'influenza del lago e' meno evidente e l'economia del paese sembra maggiormente simile a quella di un villaggio di montagna, piu' legata all'agricoltura ed al piccolo allevamento che non alla pesca.
Una bella fontana in una piazzetta ci rinfresca e, rinfrancati, proseguiamo la salita alla Ceriola.




Un altro breve tratto ripido nel bosco ci conduce in vetta dove troviamo una accogliente area pic-nic completa di tavoli e bagno pubblico.
Affamati ci sediamo all'ombra e, tra una chiacchierata e l'altra, consumiamo i panini che ci siamo portati dissetandoci con una fresca birra acquistata al piccolo bar ricavato nel caseggiato di fronte alla chiesa.

 




Abbiamo percorso sin qui una quindicina di chilometri, ma il paesaggio ricompensa enormemente le nostre fatiche.
Si vede quasi tutto il Lago d'Iseo.
La sponda bergamasca con in bella vista il paese di Tavernole ed il Monte Bronzone, la sponda bresciana coi paesi di Iseo, Sulzano e i prati di Nistisino, Sale Marasino e la Punta Almana, Marone e su fino a Zone, col maestoso Monte Guglielmo a tratti ancora innevato.

 



Una visita all'interno del Santuario e' d'obbligo visto che i guardiani hanno aperto le porte ai turisti.

 

 



Dopo aver ammirato il paesaggio e scattato le foto rituali, decidiamo di scendere percorrendo la bella stradina lastricata ospitante le stazioni della Via Crucis.

 



Entriamo in un bosco di castagni, usciti dal quale ci dirigiamo verso il borgo di Masse, placidamente adagiato tra prati da sfalcio e piante di ulivo.

 



Anche qui una visita e' d'obbligo vista l'amenita' del piccolo agglomerato.
In breve tempo raggiungiamo anche Olzano con le sue case di pietra adagiate su un panoramico promontorio e continuiamo la discesa sulla comoda stradina di sassi.

 

 



Anche qui una visita e' d'obbligo vista l'amenita' del piccolo agglomerato.
In breve tempo raggiungiamo anche Olzano con le sue case di pietra adagiate su un panoramico promontorio e continuiamo la discesa sulla comoda stradina di sassi.

 



Intanto, dalla vicina sponda di Sale Marasino, vediamo partire il traghetto che fa da spola e che in una manciata di minuti raggiunge l'attracco di Corzano.
Saliamo sul battello che ci riportera' verso la terra ferma al termine di una bellissima giornata in compagnia alla scoperta di uno dei borghi piu' belli d'Italia.

 

 





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