Da Monno al Passo del Mortirolo e Rifugio Antonioli, 16 Febbraio 2012



Dati escursione

Giro ad anello: si
Differenza altimetrica: 631mt
Ascesa totale: 600mt (solo andata)
Discesa totale: 91mt (solo andata)
Lunghezza totale: 17km circa giro completo
Tempo percorrenza: 7 ore
Difficolta': EAI

Traccia gps:
http://www.gpsies.com/map.do;jsessionid=BEC8BBACC762E8DE17B31612EF1276BF?fileId=fslxrxyciewwtdeg



Raminghi partecipanti: Ramingazzo, Ramingotto, Raminghino, Ramingone, ramingo Giovanni, ramingo Fabio con Ramingheolo e Stellaraminga.
Ci accompagnano gli amici Cristina, Francesco e Davide (ormai prossimo ramingo).

Dopo la solita colazione al bar di Provaglio e aver definito l'equipaggio delle varie autovetture, siamo pronti a partire destinazione Monno, un piccolo paese sulla strada che da Edolo porta al passo del Mortirolo.
Oggi siamo una folta compagnia, allietata dalla presenza di Cristina e Francesco, moglie e cognato di ramingo Fabio. Facciamo la conoscenza anche di Stellaraminga, splendida labrador che Fabio e Cristina hanno portato a fianco dell'esperto Ramingheolo.
Raggiunto Monno ci portiamo all'estremita' settentrionale del paese, dove, in uno slargo in corrispondenza di un tornante, parcheggiamo le auto. In breve ci rendiamo conto che le ciaspole non ci serviranno data la scarsezza di neve e decidiamo dopo un breve dibattito, di lasciarle in macchina, con buona pazienza di Francesco che le aveva noleggiate apposta per l'occasione.

 


 

Incominciamo a camminare lungo la stradina asfaltata che, sulla sinistra del tornante, sale in modo abbastanza regolare inoltrandosi nella Valle del Mortirolo. Superiamo alcune localita' segnalate da bei cartelli di legno.


 

Intanto Ramingheolo e Stellaraminga approfittano dell'occasione per correre fiutando qualsiasi cosa e felicemente arrabattarsi nella neve, tanto che, quando ramingo Fabio ci informa che Stellaraminga e' (purtroppo) cieca, tutti stentiamo a crederci.

 

 

 

 

Una bella vista sulle malghe ai piedi della Cima di Cadi' e Cima Verda, accompagna il nostro cammino.

 

 



Raggiungiamo una solitaria Santella, superata la quale, in breve, ci ricongiungiamo alla strada principale che sale da Monno.

 

 



Siamo in localita' Ponte Palu', da dove si dipartono vari sentieri che raggiungono le montagne vicine, tra cui il Monte Pagano la cui cima ospita i ruderi di un grosso forte della Prima Guerra Mondiale.
Facciamo qui una breve pausa rifocillante, prima di proseguire ormai in vista dei vasti pascoli del Mortirolo.

 

 


Passati un paio di alberghi chiusi nell'abbraccio invernale, raggiungiamo la bella chiesetta in pietra di San Giacomo.

 

 



Non resistendo al richiamo dell'immacolata e candida neve, Davide decide di lasciare la strada e di inoltrarsi nei bianchi prati.
Ma senza ciaspole, fatichera' abbastanza ad oltrepassare alcuni tratti di neve alta.

 

 



Nel frattempo il resto della comitiva raggiunge l'Albergo Alto ed il bivio con la stradina che collega a Malga Andrina e piu' avanti raggiunge il Pianaccio.

 

 



Decidiamo di proseguire verso il Passo del Mortirolo restando sulla via principale in leggera salita.

 

 


 

Superiamo il bivio con la strada che raggiunge il rifugio Antonioli (Ramingotto prova a contattare telefonicamente il rifugio, ma gli viene risposto che i gestori sono scesi a valle proprio in mattinata e che il rifugio e' chiuso) e  raggiungiamo uno spiazzo poco prima del passo dove arriva la strada proveniente da Trivigno.
Ancora poche decine di metri e siamo Al Passo del Mortirolo, dove ci accoglie uno spettacolare panorama sulle montagne della Valtellina.

 

 




Scattiamo alcune foto, mentre Lorenzo impreziosisce il momento con le note del suo baghet.

 




Affamati, decidiamo di raggiungere un gelato tavolino semi sommerso dalla neve, dove accamparci per il pranzo.
Ben presto pero' capiamo che il tavolo e' troppo piccolo ed il vento troppo gelido per rimanere ed a malincuore stabiliamo di pranzare raggiunto il rifugio Antonioli.
A ritroso raggiungiamo nuovamente il bivio che indica il rifugio ad una distanza di circa un 1km.



Raggiunto l'Antonioli, troviamo al suo esterno alcune sedie e qualche tavolino che useremo per pranzare.



Di fronte a noi l'imponente mole di Cima Verda ed il circolo gelato del laghetto del Mortirolo.
Pranziamo allegramente dibattendo sull'attendibilita' del salame di Montisola proposto da Ramingone e sull'efficacia dell'acqua calda e limone prerogativa di Ramingotto.
Dopo pranzo, si accende un'entusiasmante partita a briscolone, subito  interrotta da una potente folata di vento che disperde tutt'intorno le carte portate dal solito Ramingotto.
Racimolate qua e la' le tessere da gioco, la partita puo' finalmente cominciare.
I contendenti in cerchio da sinistra sono: ramingo Giovanni, Ramingazzo, Raminghino, Davide e Francesco.

 



In panchina Ramingone e Ramingotto...

 


...mentre ramingo Fabio e Cristina seguiranno l'evolversi della partita dall'esterno con un occhio verso Stellaraminga e Ramingheolo che ogni tanto divagano nelle vicinanze.

 



Intanto, un improvviso squillo di cellulare stranisce tutti, distraendo ramingo Giovanni dalla partita. E' Valentina, la sua ragazza, che ricettivamente lo vuole salutare.  Ramingazzo, implacabile, infierira' sul malcapitato Giovanni...
.

 



Purtroppo vien l'ora del rientro e raccolte le nostre cose, ci prepariamo a scendere.
Ramingotto decide di calzare i suoi fiammanti ramponi, impresa che si rivelera' di non semplice attuazione.

 



Decidiamo di seguire un sentiero che dovrebbe scendere direttamente risparmiandoci la salita verso l'Albergo Alto, ma dopo pochi metri ci appare impraticabile non essendo battuto e, ritornati sui nostri passi, nostro malgrado riprendiamo la via dell'andata.

 



Con un po' di fatica raggiungiamo nuovamente il bivio all'apice della salita e proseguiamo verso le malghe del Mortirolo.

 



Superiamo la chiesetta di S.Giacomo e decidiamo di scendere lungo la strada principale che raggiunge Monno.

 



La scelta ci costringe ad allungare il percorso di qualche chilometro, cosa che fa insorgere, in alcuni di noi, moti di protesta fomentati dalla stanchezza.
Intanto alcuni squarci di panorama, ci aprono la vista sulle montagne adamelline col gruppo del Baitone in bella vista.

 



In lontananza cominciano ad apparire le prime case di Monno, mentre comodamente scendiamo raggiungendo le auto.

 

 



Un'altra bella giornata in montagna, col privilegio di una fantastica compagnia di amici.

 

 



 

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Scheda del rifugio Antonioli
http://www.rifugi.lombardia.it/scheda_r.asp?id=154

 

 

 





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