Da
Monno al Passo del Mortirolo e Rifugio Antonioli, 16 Febbraio
2012 | |||
Giro ad anello:
si | |||
Dopo la solita colazione al bar di Provaglio e aver
definito l'equipaggio delle varie autovetture, siamo pronti a partire
destinazione Monno, un piccolo paese sulla strada che da Edolo porta al
passo del Mortirolo. | |||
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Incominciamo a
camminare lungo la stradina asfaltata che, sulla sinistra del tornante,
sale in modo abbastanza regolare inoltrandosi nella Valle del Mortirolo.
Superiamo alcune localita' segnalate da bei cartelli di
legno. | |||
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Intanto
Ramingheolo e Stellaraminga approfittano dell'occasione per correre
fiutando qualsiasi cosa e felicemente arrabattarsi nella neve, tanto che,
quando ramingo Fabio ci informa che Stellaraminga e' (purtroppo) cieca,
tutti stentiamo a crederci. | |||
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Una bella vista sulle malghe ai piedi della Cima di Cadi' e
Cima Verda, accompagna il nostro cammino. | |||
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Raggiungiamo una
solitaria Santella, superata la quale, in breve, ci ricongiungiamo alla
strada principale che sale da Monno. | |||
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Siamo in localita'
Ponte Palu', da dove si dipartono vari sentieri che raggiungono le
montagne vicine, tra cui il Monte Pagano la cui cima ospita i ruderi di un
grosso forte della Prima Guerra Mondiale. | |||
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Passati un paio di
alberghi chiusi nell'abbraccio invernale, raggiungiamo la bella chiesetta
in pietra di San Giacomo. | |||
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Non resistendo al
richiamo dell'immacolata e candida neve, Davide decide di lasciare la
strada e di inoltrarsi nei bianchi prati. | |||
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Nel frattempo il
resto della comitiva raggiunge l'Albergo Alto ed il bivio con la stradina
che collega a Malga Andrina e piu' avanti raggiunge il
Pianaccio. | |||
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Decidiamo di
proseguire verso il Passo del Mortirolo restando sulla via principale in
leggera salita. | |||||||||||
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Superiamo il
bivio con la strada che raggiunge il rifugio Antonioli (Ramingotto prova a
contattare telefonicamente il rifugio, ma gli viene risposto che i gestori
sono scesi a valle proprio in mattinata e che il rifugio e' chiuso)
e raggiungiamo uno spiazzo poco prima del passo dove arriva la
strada proveniente da Trivigno. Ancora poche decine di metri e siamo Al Passo del Mortirolo, dove ci accoglie uno spettacolare panorama sulle montagne della Valtellina. | |||||||||||
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Scattiamo alcune
foto, mentre Lorenzo impreziosisce il momento con le note del suo
baghet. | |||||||||||
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Affamati,
decidiamo di raggiungere un gelato tavolino semi sommerso dalla neve, dove
accamparci per il pranzo. Ben presto pero' capiamo che il tavolo e' troppo piccolo ed il vento troppo gelido per rimanere ed a malincuore stabiliamo di pranzare raggiunto il rifugio Antonioli. A ritroso raggiungiamo nuovamente il bivio che indica il rifugio ad una distanza di circa un 1km. | |||||||||||
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Raggiunto
l'Antonioli, troviamo al suo esterno alcune sedie e qualche tavolino che
useremo per pranzare. | |||||||||||
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Di fronte a noi
l'imponente mole di Cima Verda ed il circolo gelato del laghetto del
Mortirolo. Pranziamo allegramente dibattendo sull'attendibilita' del salame di Montisola proposto da Ramingone e sull'efficacia dell'acqua calda e limone prerogativa di Ramingotto. Dopo pranzo, si accende un'entusiasmante partita a briscolone, subito interrotta da una potente folata di vento che disperde tutt'intorno le carte portate dal solito Ramingotto. Racimolate qua e la' le tessere da gioco, la partita puo' finalmente cominciare. I contendenti in cerchio da sinistra sono: ramingo Giovanni, Ramingazzo, Raminghino, Davide e Francesco. | |||||||||||
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In panchina
Ramingone e Ramingotto... | |||||||||||
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...mentre
ramingo Fabio e Cristina seguiranno l'evolversi della partita dall'esterno
con un occhio verso Stellaraminga e Ramingheolo che ogni tanto divagano
nelle vicinanze. | |||||||||||
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Intanto, un
improvviso squillo di cellulare stranisce tutti, distraendo ramingo
Giovanni dalla partita. E' Valentina, la sua ragazza, che ricettivamente
lo vuole salutare. Ramingazzo, implacabile, infierira' sul
malcapitato Giovanni... | |||||||||||
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Purtroppo vien
l'ora del rientro e raccolte le nostre cose, ci prepariamo a
scendere. | |||||||||||
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Decidiamo di
seguire un sentiero che dovrebbe scendere direttamente risparmiandoci la
salita verso l'Albergo Alto, ma dopo pochi metri ci appare impraticabile
non essendo battuto e, ritornati sui nostri passi, nostro malgrado
riprendiamo la via dell'andata. | |||||||||||
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Con un po' di
fatica raggiungiamo nuovamente il bivio all'apice della salita e
proseguiamo verso le malghe del Mortirolo. | |||||||||||
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Superiamo la
chiesetta di S.Giacomo e decidiamo di scendere lungo la strada principale
che raggiunge Monno. | |||||||||||
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La scelta ci
costringe ad allungare il percorso di qualche chilometro, cosa che fa
insorgere, in alcuni di noi, moti di protesta fomentati dalla
stanchezza. | |||||||||||
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In lontananza
cominciano ad apparire le prime case di Monno, mentre comodamente
scendiamo raggiungendo le auto. | |||||||||||
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Un'altra bella
giornata in montagna, col privilegio di una fantastica compagnia di
amici. | |||||||||||
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