Ciaspolata in Val Paghera, al Roccolo Pornina, 28 dicembre 2010.

 

 

Dati escursione

Giro ad anello: SI
Differenza altimetrica: 755mt (da 1080mt a 1755mt)
Ascesa totale: dati non in possesso
Discesa totale: dati non in possesso
Lunghezza totale: 12km
Tempo percorrenza: 4-5 ore
Difficolta': EAI


Traccia gps Roccolo Pornina

http://www.gpsies.com/map.do?fileId=rauljrnfozwhrild




Raminghi partecipanti: Ramingone, Ramingorino, Ramingazzo, con la partecipazione dell'amico Davide.


Lasciata l'auto nel bel parcheggio nei pressi della pizzeria "La Baita" in via del Piano a Vezza d'Oglio,
ci apprestiamo ad intraprendere la stradina in salita che, ghiacciata, sale la Val Paghera in direzione del rifugio "Le Cascate".
La nostra meta e' il rifugio "Aviolo" posto sulle sponde del laghetto omonimo e nella bella conca del Baitone.


 

L'aria e' frizzante, ma stranamente non freddissima.
Il cielo e' nuvoloso con alcuni squarci di sereno che ben spiccano in contrasto col candido bianco di nuvole e neve.
Man mano che saliamo il livello della neve sale e gli splendidi abeti se ne caricano, assumendo le piu' svariate forme.
Come guardie del corpo ci accompagnano ai lati della via.
Attraversiamo alcuni spiazzi che in estate ospitano aree attrezzate per i pic-nic, mentre ora, solitari, salutano il nostro passaggio.


 

Con poca fatica raggiungiamo il rifugio Le Cascate a quota 1453mt.
Uno splendido cane husky malamut ci accoglie mettendo un po' a disagio Ramingazzo.
Il rifugio e' aperto e ne approfittiamo per bere qualcosa di caldo.
Appena entrato, Ramingone dimostra la sua disinvoltura nel portare le corna ed i compagni ne restano affascinati.


 

Chiediamo informazioni alla gestrice per raggiungere il soprastante (da qui ancora 500mt circa di dislivello) rifugio Aviolo,
e costei ci informa che, a sua conoscenza, per raggiungere l'Aviolo in questo periodo bisogna essere muniti di ramponi da ghiaccio
per sorpassare alcune cascate gelate che ostruiscono la via.
Ovviamente noi non ne siamo provvisti, avendo previsto solo una tranquilla ciaspolata e quindi decidiamo di cambiare meta
chiedendo informazioni sui percorsi alternativi nella zona.
Decidiamo cosi' di raggiungere il Roccolo Pornina, proseguendo sulla agevole stradina che sale dietro il rifugio.
A questo punto decidiamo di salutare la gentile signora e, mettendoci le ciaspole, proseguiamo la camminata.
La via sale sempre in modesta pendenza aprendo raramente la vista sulla sottostante Vezza d'Oglio e sulle cime della dirimpetto Val Grande.



Intanto mezzogiorno si avvicina e andiamo a mangiare il panino nei pressi del Roccolo Pornina una solitaria costruzione
in pietra che presenta un interessante ballatoio in legno.
Qui ci leviamo le ciaspole e riposiamo qualche minuto rifocillandoci.



Il freddo ora fastidioso (siamo a circa 1700mt di quota) ci impedisce di fermarci a lungo e quindi riprendiamo in fretta la via del ritorno.
Ramingone propone di scendere attraverso una stradina vista salendo che sembrava essere abbastanza agevole mentre i compagni propendono
per percorrere la strada che entrando nel bosco dovrebbe riportarci con un giro un po' piu' lungo verso il parcheggio dell'auto.
Decidiamo di entrare nel bosco, ma ben presto capiamo che la neve alta ha coperto le tracce del sentiero e rischieremmo di perderci.
Dopo alcuni vani tentativi di orientarci desistiamo e ritornando sui nostri passi, decidiamo di prendere la stradina vista da Ramingone.



 

Passiamo vicino ad un monumentale e splendido roccolo (Roccolo Ciusck) perfettamente mimetizzato fra gli alberi che quasi sembra
far parte dello stesso bosco.

 

 



Intanto un po' di Sole riesce a squarciare le nuvole e ci regala meravigliosi ritagli di panorama.


 

Il vento che gelido soffia sulla neve posata sui rami la fa cadere in nuvole di polvere candida.
Cerchiamo faticosamente di fotografare l'insolito fenomeno, ma senza apprezzabili risultati.

 


Siamo ormai arrivati alla Santella de la Cuma dove proseguendo alla destra della stessa, continuiamo la discesa.


 

In breve sbuchiamo sulla strada dell'andata e a ritroso raggiungiamo l'auto, ma prima di partire ci concediamo una pausa al bar della vicina pizzeria dove al caldo ci beviamo qualcosa commentando la bella camminata.


L'escursione non presenta difficolta', si svolge sempre su stradina agevole e la salita non e' mai faticosa.
Prestare attenzione giunti al Roccolo Pornina perche' in caso di molta neve, il sentiero che scende e' difficilmente rintracciabile.






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