Al Passo di Val Cane', 23 Settembre 2012



Dati escursione


Giro ad anello: no
Differenza altimetrica: 1200mt circa
Ascesa totale: dati non in possesso
Discesa totale: dati non in possesso
Lunghezza totale: dati non in possesso
Tempo percorrenza: 3h30min solo andata (senza soste)
Difficolta': E

 

 

Raminghi partecipanti: Ramingazzo, Ramingone, ramingo Maurizio con gli amici Giuseppe, Paolo, Andrea e Maurizio.



Era da un po' di tempo che volevamo rivedere la bella Val Cane', risalire al Bivacco Valzaroten e gamba permettendo,
raggiungere il Passo Cane', magari avendo occasione di avvistare qualche camoscio o addirittura qualche stambecco.
Cosi', prima che l'inverno (precoce quassu') ce lo impedisca, abbiamo fissato una data per l'escursione.
Riuniti tutti al solito ritrovo alla mucca di Provaglio, siamo pronti a partire verso la frazione di Cane' sopra Ponte di Legno.
Oggi e' l'occasione per Ramingone e gli altri, di conoscere gli amici Maurizio e Giuseppe che si sono aggregati alla compagnia.
Giunti a Cane' e parcheggiata l'auto nello spiazzo detto Ponte della Valle, cominciamo a camminare.
Sono circa le 8 di una mattina abbastanza bella di fine Settembre.

 


 

Da subito il Ramingone capisce che i nuovi amici hanno gambe da vendere e intuisce che questa potrebbe rivelarsi per lui una giornata dura.
Comunque il primo tratto di strada sale molto dolcemente e ci permette di chiacchierare allegramente e di ammirare il panorama.


 


 

Arriviamo in circa mezz'ora alla Casa del Parco, una bella costruzione in pietra che d'Estate accoglie i turisti informandoli
su tutto cio' che riguarda il Parco dello Stelvio: animali, piante, sentieri ecc.


 





Troviamo anche un paio di antiche calchere, utilizzate un tempo per ricavare la calce.


 





Proseguiamo lungo la facile stradina e in circa 20 minuti siamo ad un bivio dove un cartello del parco indica il divieto di arrampicata
e di abbandono dei sentieri.


 




Noi teniamo la destra verso le Casera di Valzaroten ed entriamo nella parte piu' bella del percorso.
Raggiungiamo una splendido pianoro proprio sotto il Mattaciul e le Cime di Giere, mentre il Passo Cane' troneggia sulle nostre
teste anche se da qui si vedono solo le propaggini piu' meridionali.


 




Un ponticello delimita la parte facile dell'escursione da quella piu' impegnativa.
Superato il ponte infatti ci portiamo sulla sinistra orografica della valle (destra per chi sale), iniziando la salita verso il bivacco.


 




Un po' per le foto, molto piu' per la fatica, il Ramingone viene presto staccato dai compagni.


 

 




In un'altra mezzoretta raggiungiamo il bivacco che troviamo occupato da una allegra ma chiassosa comitiva di ragazzi del Cai
di Cedegolo che stanno andando anche loro verso il Passo Cane'.
Partiti i ragazzi, ci prepariamo un buon caffe' all'interno del bivacco, bevuto il quale, un poco riposati, decidiamo di proseguire verso il passo.


 




Solo il solito Ramingone avanzera' qualche dubbio sulla personale riuscita dell'impresa, avvisando i compagni di proseguire senza di lui e,
nel caso non ce l'avesse fatta, ci saremmo ritrovati tutti al Valzaroten.
Infatti dopo poche decine di metri il Ramingone si stacca procedendo in solitaria quanto faticosissima ascesa.
Il sentiero piuttosto impegnativo, ma mai proibitivo, con alcune svolte risale l'erto pendio erboso dietro il bivacco, da qui si gode di una bella vista
su tutta la Val Cane'.


 





Essendo una buona zona per avvistare camosci o stambecchi, ogni tanto ci fermiamo a scrutare il territorio armati di binocolo e fotocamera.
Purtroppo per ora non avvistiamo niente.
Nel frattempo, con un altro strappo un poco faticoso raggiungiamo la bella conca che ospita i laghetti di Cane' ormai ridotti a poco piu' che piccole pozze d'acqua.


 

 




Anche questo e' un posto piuttosto suggestivo che ci rapisce per alcuni minuti.


 




Ma la salita per il passo non e' ancora finita ed attraversato il pianoro coi laghetti, riprendiamo il sentiero che sale verso sinistra.
E' l'ultimo piccolo strappo faticoso oltre il quale sbuchiamo su un tratto sassoso che, con qualche saliscendi, ma ormai quasi in piano,
ci conduce al Passo di Val Cane'.
Qui incontriamo nuovamente l'allegra compagnia di ragazzi e da subito capiamo che avvistare stambecchi (animali cosi' schivi ai rumori e agli uomini)
sara' impresa ardua. Infatti non se ne vede l'ombra.

 



Riusciamo solo ad avvistare qualche camoscio che rapidamente scende dal passo verso la Val Grande e piu' in lontananza alcuni cervi che pascolano tranquilli.

 




Il Ramingazzo non si da per vinto e tenta di risalire il pendio sulla sinistra del passo percorrendo il difficile sentiero n.99 che risale le Cime di Giere,
ma dopo poche centinaia di metri rientrera' senza aver avvistato nessuno stambecco.
Mentre i compagni sono gia' sulla via del ritorno, ecco spuntare l'ingombrante sagoma del Ramingone che, anche se stravolto, ha ormai raggiunto la meta.
Ramingazzo si offrira' gentilmente di fargli compagnia fino al vicino passo, mentre il resto della comitiva decide di rientrare al bivacco.

 

 



Dopo aver raggiunto la meta, mangiato un meritato panino e bevuto una fresca birra, Ramingone e Ramingazzo si godono brevemente il panorama.

 



Nel frattempo i compagni raggiungono il bivacco e anche loro banchettano aspettando gli amici.
Ramingone e Ramingazzo arrivano prendendosela comoda in perfetto stile ramingo.

 

 




Riunita la compagnia al bivacco Valzaroten, ci resta del tempo per gustare l'ottimo salame di Andrea, prima di rimettere gli zaini per il rientro.

 

 

Raggiunto nuovamente il ponticello, ne approfittiamo per fare una foto di gruppo.

 

 


 
Ramingazzo tentera' anche qualche scatto artistico e d'effetto.

 

 

Ripreso il sentiero, in circa un'ora siamo al parcheggio.

 

 

Prima di riprendere le auto per il ritorno a casa, approfittiamo del vicino torrente per rinfrescare gli indolenziti piedi.
Anche se non siamo riusciti a vedere gli stambecchi, siamo contenti lo stesso per aver passato una bella giornata in montagna.   

 

 


 


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