Monte Pizzocolo da Toscolano-Maderno, 7 Maggio 2012.




 

Dati escursione

Giro ad anello: Si'
Differenza altimetrica: 821mt
Ascesa totale:  824mt (saliscendi compresi)
Discesa totale: 854mt (saliscendi compresi)
Lunghezza totale: 13,5 km
Tempo percorrenza: 5h 30min giro completo

Difficolta': E


Traccia gpsies:
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=pnxmoehafdflpybm




Raminghi partecipanti:
Ramingorino, Ramingotto, Ramingazzo, Ramingone, ramingo Maurizio e l'amico Luca.

L'escursione di oggi, prevede la conquista della cima del Monte Pizzocolo, belvedere su quasi tutto il Lago di Garda.
Il ritrovo e' fissato alle ore 6 a casa del Ramingone, da dove partiremo passando a prendere Maurizio e il Ramingotto.
Raggiunto Toscolano Maderno, non prima di una sosta-bar per la colazione, ci dirigiamo verso la frazione di Sancino
e da qui risaliamo la via S. Urbano fino a parcheggiare lungo la strada in prossimita' delle indicazioni col sentiero
n. 27 verso la cima del Pizzocolo.
Calzati gli scarponi e approntati gli zaini, ci incamminiamo lungo la stradina sterrata in direzione della chiesetta di S. Urbano
.

 


 

La mattina e' limpida e l'aria frizzante. Sara' una giornata da ricordare perche' proprio oggi Maurizio
entrera' a far parte ufficialmente dei raminghi.
Dopo poche centinaia di metri, incrociamo il bivio con la mulattiera che, sulla destra, sale verso
Malga Valle, attraverso il sentiero n. 11.
La salita, sebbene sia percorribile con un buon fuoristrada, e' abbastanza faticosa,
e Ramingotto e stavolta pure Ramingazzo, ne risentiranno nel tratto iniziale
.

 


 

Saliamo nel fitto bosco, tra rocce ricoperte di muschio ed alcune radure con piccole pozze d'acqua.

 

 


 

Passiamo il cartello cai che segnala la via attrezzata (n.27a) sulla cresta meridionale del Pizzoccolo
e proseguiamo raggiungendo in pochi minuti la Malga Valle, un bell'esempio di antica edilizia rupestre
.

 

 



Risaliamo l'erto pendio prativo sul retro della baita, che in breve ci fa guadagnare quota e,
superata un'ultima grande radura, lasciamo la stradina per proseguire su sentiero
.

 



Quest'ultimo tratto e' ancora abbastanza faticoso fino a raggiungere una sella a circa 1500mt (Sguass dele Pile)
tra il Dosso delle Prade ed il Pizzocolo
.

 



Da qui la segnaletica ci indica di proseguire verso destra sul bel sentiero n. 5, ora meno impegnativo e sempre piu' panoramico.

 


Delle ampie vedute si aprono sul Lago di Garda meridionale, con la penisola di Sirmione in bella evidenza.

 

 



Siamo in vista del piccolo ma suggestivo Bivacco dei Due Aceri, che raggiungiamo in una manciata di minuti.

 


 

Ai vicini tavoli, sostiamo per rimirare il panorama che ora e' veramente stupendo.

 


Ma dobbiamo ancora raggiungere la vetta del Pizzocolo che si trova a qualche decina di metri sopra di noi, nelle vicinanze della chiesetta degli alpini.

 

 


 

Arrivati in cima veniamo quasi sopraffatti dall'immenso e meraviglioso panorama, nonche' dalla aerea e vertiginosa vetta.

 

 


 

Quasi impossibile citare tutte le montagne che appaiono ai nostri occhi.
Dal Bronzone al Guglielmo, le Orobie ancora innevate, le montagne del Maniva coi radar caratteristici,
il nero Cornone di Blumone, l'Adamello
.


 

 



Davanti a noi si apre la selvaggia Valvestino coi Piani di Rest sovrastati dal Monte Tombea,
in lontananza le Cime delle Dolomiti di Brenta, mentre, sulla sponda veronese del lago, si innalzano le gobbe del Monte Baldo
.

 

 



Un panorama cosi' ci lascia veramente senza fiato, costringendoci a scattare decine di foto facendo
un poco di attenzione a non sporgerci troppo. Il versante Nord della montagna infatti, strapiomba,
con un salto di centinaia di metri, nella sottostante e selvaggia Valle di Campiglio.

 



Ramingazzo e Ramingone, notoriamente sofferenti di vertigini, si troveranno un poco in difficolta'
ad avvicinarsi al ciglio del burrone, mentre il giovine ed incosciente Luca, soffermandosi in prossimita' del dirupo,
suscitera' preoccupazione nei compagni i quali ripetutamente ed invano, gli chiederanno di allontanarsi.

 

 



Intanto Maurizio, che da oggi e' ramingo ufficialmente, approfitta dell'occasione per farsi scattare la foto da mettere sul portale ramingo.
Anche Ramingotto sfrutta la bella giornata per farsi scattare la foto che andra' sul sito, visto che a suo dire, la vecchia non e' bella.


 


Mentre Ramingorino sembra incantato dal panorama, Ramingazzo sfodera il baghet e ci regala alcuni brani...

 



Amazing Grace suonato nella chiesetta alpina, risulta di particolare suggestione.

 


Ramingotto non resiste alla sua vocazione mistica e prende posseso del piccolo altare.

 



Affamati ritroviamo i tavoli vicino al bivacco e consumiamo il pranzo che ci siamo portati.
Luca offre dell'ottimo salame fatto insieme al babbo Renato, che verra' molto apprezzato da tutti i commensali
.

 



Un breve riposo post pranzo, quieta membra e pensieri.

 

 



Visitiamo lo spartano Bivacco dei Due Aceri, lasciando nota sul quaderno e a malincuore, cominciamo a scendere.



 Ritornati allo Sgass dele Pile, proseguiamo sul sentiero n. 5.
Raggiungiamo ed oltrepassiamo una casa matta ristrutturata della Grande guerra
.

 

 



Continuiamo la discesa sul lungo traverso panoramico.

 

 


 Arrivati al bivio col sentiero n. 23 che scende alla Ca da Prada, decidiamo di continuare lungo il n.5 proseguendo la discesa dal Passo Spino.

 


Entriamo cosi' nuovamente nel bosco e con alcuni tornanti raggiungiamo il Passo Spino dove sorge un centro di osservazione ornitologico.

 


Dal passo teniamo la sinistra sul sentiero n.8 verso la localita' Pirello e S. Urbano.

 

 


La discesa nel bosco e' molto tranquilla e rilassante.

 


Si formano i soliti gruppetti tra velocisti (Ramingorino e Maurizio cui si aggiungera' Luca) e tira tardi
(Ramingone e Ramingotto ai quali, in via eccezionale, si aggreghera' Ramingazzo).
Raggiungiamo il Pirello che si rivelera' essere solo un largo spiazzo cui convergono numerose
stradine e proseguiamo fiduciosi verso S. Urbano.

 


La chiesetta si trova in un punto (a nostro avviso) poco felice in quanto e' ombroso e umido
e quindi decidiamo di non soffermarci a lungo e di ridiscendere verso le auto.

 


In pochi minuti raggiungiamo le macchine prese le quali decidiamo di raggiungere Toscolano dove ci fermiamo a dissetarci in un bar sul lungo lago.

 

 

 



 

Ti potrebbe interessare:
http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Pizzocolo

Itinerari di salita:
http://www.pizzoccolo.it/index_file/page0002.htm

 

 





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