Escursione al Rifugio Tagliaferri, 6 Settembre 2011.




Dati escursione

Giro ad anello: NO
Differenza altimetrica: 1257mt
Ascesa totale: 1493mt(saliscendi compresi)
Discesa totale: dati non in possesso
Lunghezza totale: 22-23km
Tempo percorrenza: 5h30min soste comprese sola andata.
Difficolta': EE

Traccia gpsies:
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=pecbycuprswjeppf

 

 

Raminghi partecipanti: Ramingazzo, Ramingone, ramingo Giovanni.
Con gli amici: Maurizio, Ciano e Andrea.

L'escursione di oggi prevede come meta il rifugio Nani Tagliaferri posto in prossimita' del passo del Venano sulle Orobie a quota 2328.
Ci incontriamo al solito parcheggio di Provaglio d'Iseo alle 5 e 30 del mattino e dopo aver fatto colazione al bar-panetteria
di fronte, prendiamo le auto in direzione Schilpario.
In circa un'ora e mezza raggiungiamo la frazione di Ronco dove svoltiamo a sinistra sulla stradina che in poche centinaia
di metri porta al ristorante Chalet del Vo.
Parcheggiamo poco prima del ristorante in un'ampio posteggio sulla sinistra della strada.
Ultimati i preparativi, iniziamo la camminata.
Sono circa le 7 del mattino e l'aria e' particolarmente frizzante.
Il primo tratto di mulattiera si inoltra nella pineta, si arriva ad un bel ponte di legno sul torrente che discende dalla Valle Venerocolino
e fatti alcuni tornanti si giunge ad un bivio.
A sinistra attraversando un'altro ponte (un po' meno bello), si prende il sentiero in direzione del Tagliaferri, mentre proseguendo dritti,
si arriva in una manciata di minuti alla Cascata del Vo che decidiamo di visitare.



 

Dopo le rituali foto alla cascata, Maurizio asserisce che un sentiero rimonta la stessa per poi ricongiungersi piu' in alto al n. 413
che porta al Tagliaferri.



 

Ramingone scettico, mostra la cartina che non riporta tale sentiero, ma Maurizio insiste e cosi' formiamo due gruppi. Ramingone e ramingo Giovanni
torneranno al bivio col sentiero segnato nei pressi del ponte, mentre gli altri seguiranno Maurizio.
Purtroppo si dovranno accontentare di vedere la cascata dall'alto senza trovare la via di ricongiungimento e dovranno mestamente ritornare
sui loro passi.
Intanto, dopo un tratto nel bosco, Ramingone e ramingo Giovanni sbucano nei  pascoli delle Malghe Venano, coronati di cime e impreziositi da alcune
belle cascate.





Nel frattempo, un poco trafelato, arriva Ciano che ha lasciato il gruppo di Maurizio per avvertire gli altri compagni che il sentiero non c'era
e di aspettare gli amici rimasti indietro. Dopo poco, all'incirca in corrispondenza della Malga Venano di mezzo, avviene il ricongiungimento.
Ci fermiamo un poco alla malga per riposare,  Andrea propone di assaggiare il salame da lui personalmente insaccato.
Ricevera' i complimenti di tutti i compagni, veramente molto buono.
Dopo il gaio rifocillamento riprendiamo la salita che conduce al di sopra di uno sperone roccioso verso la Malga Venano Superiore.






Qui troviamo uno spartano bivacco utile solo se si venisse colti da bufera.
Ci soffermiamo pochi minuti a visitare il bivacco per poi riprendere il sentiero che, in leggera discesa, attraversa il vastissimo pascolo.





In prossimita' di un non pericoloso guado, riprendiamo a salire sulla sempre comoda mulattiera che con alcuni tornanti risale il versante
Nord-Ovest del Pizzo Tornello.
Un tratto un poco faticoso ma interessante paesaggisticamente, in particolare la mulattiera la quale, dove e' rimasta intatta,
e' molto bella sia da vedere che da percorrere.





In prossimita' di uno sparuto laghetto la mulattiera devia sulla destra divenendo meno ripida.


 




Inizia qui un lungo traversone sottocresta molto bello e panoramico.


 

 




A circa meta' del traversone, passeremo un facile e non pericoloso canalone attrezzato con catene.





Passiamo il bivio col sentiero che porta al Passo di Belviso e siamo ormai in vista del rifugio, ma prima di raggiungerlo un tratto di facili roccette
ci costringono a porre un po' di attenzione, comunque anche in questo caso niente di pericoloso.





Arriviamo al rifugio non prima di aver dato uno sguardo, dal passo del Venano, al sottostante lago di Belviso.





Pranziamo al rifugio con un bel piatto di pasta al ragu'.
Ramingone, la cui proverbiale fame e' stata demolita dalla fatica della camminata, spiazzera' tutti dicendo che non andra' oltre il piatto
di pasta e cosi' i compagni, attoniti, non avranno il coraggio di ordinare il secondo...


 

 




Una misera fetta di torta finale non bastera' ad alleviare la fame tanto che ramingo Giovanni, usciti dal rifugio, si preparera' un panino!





Visitiamo l'obice della prima guerra mondiale, poi saliti al Venano, sono due passi, suoniamo la campana che ci dicono essere la piu'
pesante presente sulle Alpi.
Dalla campana passiamo sul dosso che sovrasta il rifugio dove e' stata posta una bella aquila in bronzo.



Intanto il tempo non ci tranquillizza alternando sprazzi di sereno a folate di nebbia che velocemende discende a ricoprire il paesaggio.

 

 




Decidiamo cosi' di iniziare la discesa femandoci per una pausa  al bivacco, dove Ramingone, ritrovata la fame, si sbranera' tre panini di seguito,
ben seguito dagli altri compagni, e dal salame di Andrea.





Il tragitto di rientro vedra' la caparbia ma infruttuosa ricerca di funghi da parte di Ciano che dovra' purtroppo tornare a casa a mani vuote.





Video creato da Ramingazzo




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