Val Grande, 22-23 Ottobre 2011



Dati escursione

Giro ad anello: NO
Differenza altimetrica: 800mt circa
Ascesa totale: dati non in possesso
Discesa totale: dati non in possesso
Lunghezza totale: 9 km circa sola andata.
Tempo percorrenza: 3h30min soste comprese sola andata.
Difficolta': E

 

 

Raminghi partecipanti: Raminghino, Ramingazzo, Ramingone, ramingo Giovanni.
Simpatizzanti raminghi: Monica, Andrea, Simon, Ciano, Maurizio, Marino.
Ci raggiungera' al Bivacco Occhi, la Domenica, Ramingorino.

Oggi e' una giornata importante: per la prima volta si aggiunge al gruppo dei raminghi una donna e tutti siamo  un po' elettrizzati.
Monica ha scoperto il nostro gruppo su internet ed incuriosita, ci ha contattato per chiedere alcune  informazioni sulle nostre attivita'.
Appassionata di montagna, dopo uno scambio di email col Ramingone, ha deciso di partecipare ad una nostra escursione e cosi'
ci troviamo tutti alle 7 di Sabato al parcheggio di Provaglio per fare conoscenza e prepararci  alla partenza.
Anche Andrea, da anni amico di Ramingone, ha ceduto alle sue insistenze e oggi sara' dei nostri.
Salutiamo anche la presenza del simpatico Simon, figlio di Ciano, pure lui accompagnera' il padre e gli altri  raminghi attraverso
questa piccola avventura.
Infine l'amico Marino riuscira' a svincolarsi dagli impegni e a raggiungerci al bivacco, facendoci una  apprezzatissima sorpresa.
Insomma siamo proprio un folto gruppo, il piu' numeroso finora di tutte le uscite raminghe.
Come spesso accade, Ramingone e l'amico Andrea sono in ritardo causa una fulminante distrazione nel caricare la sveglia, quindi
arrivano quando ormai tutti li stanno aspettando da tempo.
Colazione al vicino bar e finalmente si parte.
Decidiamo questa volta di partire dalla frazione di Grano e di provare un tratto di sentiero che non avevamo  mai fatto.
Arrivati a Grano, non senza che Ramingone sbagli strada, lasciamo l'auto in uno dei posteggi ricavati a  bordo strada sopra la frazione.
Ci prepariamo dividendo negli zaini l'enorme mole di viveri che ci siamo portati, che a conti fatti ci sarebbe  bastata anche se fossimo
stati il doppio.
Comunque riusciamo a farci stare tutto e con pesantissimi fardelli sulle spalle cominciamo a camminare.
Scegliere di partire da Grano ci fa guadagnare qualche decina di metri di quota, ma, forse, allungheremo un poco il tragitto.
La stradina e' molto bella e non particolarmente ripida, la giornata e' stupenda e la Val Grande, come sempre, e' meravigliosa.



 

Presto Ramingone e Andrea si attardano in chiacchiere da vecchi amici approfittando della comune passione  per le camminate e del poco tempo
a disposizione per incontrarsi durante l'anno.



 

Arriviamo cosi' ad incrociare il bivio con la stradina proveniente da Tu, salutiamo l'Agriturismo Valgrande e  giungiamo nella splendida conca
dove sorge la Cappella del Caret.
Qui sostiamo a lungo per rifocillarci visto che in un lampo e' ormai quasi mezzogiorno.
Alcuni di noi scrutano i pendii delle montagne armati di binocolo alla scoperta dei cervi, mentre il Ramingazzo ci allieta suonando il baghet.
Monica che forse non se lo aspettava, cosi' come Andrea e Simon, ne rimane piacevolmente colpita.





Ma zaini in spalla e' ora di riprendere il cammino verso la visibile bianca baita di Malga Val Grande e da li'  proseguire verso il bivacco.
Certo senza fretta visto che abbiamo preventivamente comunicato alla pro-loco di Vezza d'Oglio che saremmo  saliti, ma comunque, visto che vige la regola
che chi primo arriva meglio alloggia, e' meglio non perdere troppo tempo.






Superata la Malga Val Grande, non ci resta che un ultimo e abbastanza faticoso strappo sulla bella mulattiera  che nel pezzo finale diventa
un bellissimo acciottolato.
In questo tratto Ramingone e Andrea accuseranno non poco la fatica.
Al bivacco ci accoglie una folta compagnia di ragazzi venuti da Castiglione delle Stiviere, anche loro si fermeranno per la notte.


 

 




Mettendo insieme i nostri due gruppi, quasi riempiamo tutto la capiente baita.
Dopo aver approntato i letti per la notte, siamo pronti per l'osservazione dei cervi e un po' alla spicciolata, camminiamo nei dintorni per trovare
un buon posto d'osservazione.


 

 




Ben presto capiamo che la stagione e' gia' avanzata, infatti gli animali si mantengono molto lontani e non sentiamo che rarissimi bramiti.





Cio' non toglie che il Ramingazzo col suo teleobiettivo, non riesca comunque a catturare qualche bello scatto.





Intanto Marino ci raggiunge al bivacco e volentieri si aggrega alle nostre osservazioni.





Venuta la sera e l'ora di cena, prepariamo una bella pastasciutta con l'ottimo sugo preparato gentilmente dalla moglie di Lorenzo, mentre sulla griglia
sfrigolano succulente salamine.
Ovviamente innaffiamo il tutto con l'ottimo vino offerto da Ramingazzo e da Marino.
Trascorriamo una bellissima serata facendo meglio conoscenza con Monica e il suo spirito libero, amante delle montagne, dell'aria aperta;
con Marino che appena ha potuto ci ha raggiunto dopo che una serie di sfortunati  eventi l'avevano costretto a rinunciare alle escursioni precedenti;
con Andrea che cogliendo al volo l'occasione, ha voluto essere dei nostri lustrando
la sua vecchia e mai sopita passione per le montagne; con Maurizio, uomo di poche parole, ma che non rinuncia mai ad una battuta in compagnia
e non perde occasione,
potendo, per una sgambata fra i monti; e la simpaticissima coppia Ciano-Simon, padre e figlio simili persino nel carattere.
Senza dimenticare i raminghi da piu' vecchia data, orgogliosi di una cosi' bella compagnia.
Abbiamo anche la piacevole occasione di fare la conoscenza di Rita e Giovanni una simpatica coppia che si unira' a noi per un piatto di pasta offrendo
dell'ottimo vino Sangue di Giuda.
La serata prosegue anche con le note del Ramingazzo, lui non ci credera', ma suonare il baghet nella nebbiosa oscurita' all'esterno del bivacco fara'
effetto su tutti i presenti.


 

 




Anche ramingo Giovanni con la sua armonica riempie di suggestione e di calde melodie blues il freddo pungente che scende dalle montagne.
Al termine di una serata veramente da ricordare, ci corichiamo per la notte nell'affollatissimo stanzone dove poco dopo essersi sdraiato,
Ciano viene incredibilmente colto dai crampi!
I piu' mattinieri saranno Raminghino, ramingo Giovanni e Ramingone i quali per un motivo o per l'altro non riusciranno a dormire bene e addirittura
poco prima delle 6 sono gia' in piedi pronti a riaccendere la stufa.
Intanto sempre alla spicciolata, si sveglia anche tutto il resto del gruppo e dopo aver fatto colazione bevendo il caffe' fatto con una monumentale moka,
decidiamo di fare una piccola escursione verso la testata della Val Grande.
L'aria e' molto fredda, ma la giornata stupenda.


 

 




Monica si mette presto in testa e detta il passo seguita da tutti gli altri. Manca solo Andrea, che ancora riposa al bivacco.


 




Ben presto Ramingone rinuncia a salire ulteriormente a causa della neve, preferendo seguire da lontano il cammino dei compagni.

 

 



Dal suo posto d'osservazione intuisce la faticaccia di Ramingazzo e compagni che a turno si alternano nel battere la neve.
Ad un tratto Raminghino lasciando tutti di stucco, parte di corsa senza un'apparente motivo. Confessera' in seguito di essersi voluto metterealla prova,
ma le male lingue insinuano che l'abbia fatto per isolare alcuni elementi del gruppo.
Infatti ramingo Giovanni e Ramingazzo subito ritornano sui propri passi e anche gli altri ad uno ad uno cederanno e rientreranno.
Solo Monica non molla e segue fino a sorpassare il Raminghino.
Da questo punto in poi nessuno sa cosa sia successo ai due che affermeranno di aver raggiunto un imprecisato passo che apriva la vista sulla Valtellina,
ma non avendo macchine fotografiche, non potranno testimoniare l'impresa.

 

 




Intanto Andrea, alfin alzatosi dal caldo giaciglio, decide anch'egli di fare due passi ed uscito dal bivacco incontra il Ramingone che imprecando
si avvia verso di lui.
Purtroppo nel valicare un facile guado, Ramingone e' scivolato inzuppando completamente uno scarpone.
Ora deve affrettarsi a rientrare e cercare di asciugare scarpa calza e piede vicino alla stufa.
Andrea decide invece di fare due passi, ma incredibilmente scivola nello stesso punto di Ramingone, inzuppando anch'egli pietosamente entrambe le scarpe.
Si troveranno seduti uno accanto all'altro vicino alla stufa.
Nel frattempo Ramingazzo e ramingo Giovanni imperterriti, decidono di non rientrare subito e di andare a caccia di cervi con armi fotografiche.
Anche Ramingorino sopraggiunge al bivacco elevando cosi' il numero del gruppo alla straordinaria quota di 11 tra raminghi e simpatizzanti.
Verso mezzogiorno siamo quasi tutti rientrati tranne Monica e Raminghino, tristemente dispersi tra i monti.
Tanto per consolarci, Ramingazzo sta preparando una saporita polenta taragna, mentre Gionvanni, aiutato da Simon, prepara le croste di formaggio
grigliandole sulla pietra rovente.


 




Un celestiale profumo si innalza dai braceri.
Quando i compagni ormai cominciano a disperare, ecco comparire sull'uscio del bivacco, la coppia Monica-Raminghino, giusto in tempo
per sedersi a tavola per il pranzo.
Verranno tempestati dalle domande dei compagni su quali lande avessero posato i piedi, ma, ahi loro, non sapranno proferire risposte esaurienti...
Ramingo Rino calatosi nella parte, si presenta a Monica con le parole:"Piacere Ramingorino": cosa che nessuno di noi si aspettava
e che sara' d'esempio per tutti.




Finito il pranzo ed ultimata la difficoltosa operazione di lavaggio piatti senza detersivo, diamo una riassettata alle nostre cose sparse un po'
ovunque e preparati gli zaini dividendo l'immondizia da riportare a valle, ci prepariamo a scendere.





Ramingazzo coglie l'occasione per un ultimo apprezzato concerto, prima di lasciare il bivacco dimenticando i bastoncini da trekking che verranno
recuperati dal Ramingone attardatosi durante le operazioni di partenza.
La discesa tranquilla ci condurra' in circa tre ore alle auto dove ci saluteremo, contenti di aver passato un week-end insieme e in allegria,
condividendo la comune passione per la montagna.





Video creato da Ramingone



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